Curve di sport, esposto ai Carabinieri: “Boffalora è rimasta imprigionata”

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Osvaldo Ripamonti: “Non è possibile uscire dalla frazione senza commettere un’infrazione al codice della strada”

Ieri, mercoledì gli operai della Provincia hanno realizzato la nuova segnaletica orizzontale che prevede il divieto di svolta a sinistra verso Arlate

CALCO – Curve di sport, arriva un esposto ai carabinieri contro l’ordinanza emanata il 16 aprile, e operativa da ieri, mercoledì, dalla Provincia di Lecco.

La nuova segnaletica stradale in corrispondenza della curva di Sport, dove c’è l’intersezione con via Boffalora

A denunciare la situazione in cui si sono trovati i residenti nella frazione Boffalora di Calco è Osvaldo Ripamonti, nato e cresciuto nella località calchese, dove ancora vivono i genitori e gli zii. Da ieri, quando, in ossequio a quanto previsto nell’ordinanza firmata dall’ingegner Angelo Valsecchi, è stata predisposta la segnaletica orizzontale e verticale lungo via Nazionale, i residenti di Boffalora sono di fatto imprigionati nella loro frazione.

“L’incrocio è pericoloso, ma così è peggio per noi”

“Non è possibile uscire di casa senza commettere un’infrazione al codice della strada”. I motivi vanno tutti ricercati nell’immissione, stretta e difficile, in via Nazionale. “Che quell’incrocio sia pericoloso e vada messo in sicurezza è fuori discussione. Ma il provvedimento preso ora non tiene minimamente in considerazione i nostri diritti. Ho presentato un esposto per segnalare agli enti competenti quanto sta accadendo”.

La nuova segnaletica in via Nazionale

Fino a ieri, i residenti approfittavano della presenza della corsia per la svolta a sinistra in via san Giorgio per utilizzarla come corsia di immissione su via Nazionale. Ora, la nuova segnaletica rende impossibile questo escamotage e anche la svolta a destra, in direzione Lecco, è di fatto impossibile senza invadere l’altra corsia.

“Il sindaco contatterà il Prefetto”

Preoccupato per quanto potrà succedere nelle prossime settimane, Ripamonti ha incontrato questa mattina  il sindaco Stefano Motta che, a sua volta, ha intenzione di coinvolgere nella vicenda il prefetto di Lecco Michele Formiglio. “Hanno preso un abbaglio e non si sono ricordati di noi – conclude Ripamonti –. Nella frazione vivono 26 famiglie per un totale di 60 persone, molte delle quali anziane. Quindi sono tantissime le persone che qui si recano per trovare parenti, genitori e familiari.

L’urgenza di mettere in sicurezza questo incrocio, dopo l’incidente mortale del mese scorso, ha portato a un provvedimento che non tiene conto dei diritti di chi vive sopra questo incrocio. Per questo chiediamo di rivedere l’ordinanza perché i residenti di Boffalora sono rimasti intrappolati”.

Rimasto sulla carta l’accordo di programma

L’amministrazione comunale aveva incontrato a gennaio la Provincia di Lecco proponendo un accordo di programma per prevedere degli interventi di messa in sicurezza divisi in tre step diversi. Dopo l’incidente mortale del 16 marzo e i continui incidenti alle curve di sport, la Provincia ha deciso intervenire subito vietando la svolta a sinistra da via Nazionale in via San Giorgio e anche in corrispondenza dell’ingresso in via Saint Germain La Prade, in località Piano.