Documenti falsi e truffa ai test della patente, due arresti

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Da sinistra il Sovrintendente Gianluca Biancone, il Commissario Capo Mauro Livolsi e il Sovrintendente Capo Christian Fumagalli

 

LECCO – Falsavano documenti di diverso tipo, dalle patenti alle carte di identità valide per l’espatrio, e aiutavano i clienti a superare il test teorico della patente: sono due i molisani finiti in manette grazie alla Polizia Stradale di Lecco, Isernia e Campobasso, per reati che vanno dalla dal falso documentale alla truffa ai danni dello Stato.

Tutto è cominciato a Lecco, dove gli agenti della Stradale già impegnati nella prevenzione e nel contrasto del fenomeno sempre più ricorrente delle truffe ai test della patente, hanno effettuato lo scorso mercoledì un controllo a tappeto di via Dante, nei pressi della Motorizzazione.

E’ stato durante questi controlli che i poliziotti hanno notato un’auto con a bordo tre individui, di cui due intenti a “vestire” l’esaminando con il kit confezionato ad hoc per l’occasione: un minuscolo auricolare nell’orecchio e un telefono con bluetooth inserito in una tasca cucita internamente alla felpa indossata dal candidato.

Alcuni degli auricolari e bluetooth sequestrati

 

Immediata la perquisizione da parte degli agenti che a bordo del veicolo hanno rinvenuto diverse borse con documenti falsati e denaro (circa 3 mila euro). Ai polsi dei due individui sono così scattate le manette: si tratta di Ezio Crolla e di Marco Santarelli, entrambi molisani, per cui sono stati disposti gli arresti domiciliari. 

I due arrestati: Ezio Crolla e Marco Santarelli, entrambi molisani

 

Il rinvenimento di una carta di una “davvero ben fatta carta di identità falsa” intitolata a Ezio Crolla – titolare di un consorzio di autoscuole – ha portato l’indagine lecchese in Molise: qui la Polizia Stradale di Isernia e Campobasso ha condotto quattro lunghe perquisizioni che hanno portato alla scoperta di una stamperia clandestina, all’interno dell’abitazione di uno dei due arrestati. Quanto rinvenuto dagli agenti ha dell’impressionante: circa 300 patenti false, ma anche carte di identità valide per l’espatrio, assicurazioni, certificati medici e diversi documenti ‘bianchi’ pronti ad essere falsati.

“Un vero e proprio laboratorio tecnico”. Così è stato descritto lunedì mattina in conferenza stampa dal Commissario Capo della Stradale di Lecco Mauro Livolsi: “Accanto ai diversi documenti falsi c’erano stampanti termiche e laser di precisione e altra tecnologia“. Insomma una stamperia clandestina professionale, capace di ‘sfornare’ documenti falsi “davvero ben fatti” come ha commentato, mostrando la carta di identità falsa di Ezio Crolla, il Sovrintendente Gianluca Biancone: “Per capire che si trattava di un documento falso ci sono voluti test ottici specifici, anche la qualità della carta è davvero buona. Siamo di fronte a falsi professionali notevoli”. Falsi di ottima qualità che dal Molise venivano trasportati in tutta Italia. 

Accanto ai documenti e ai macchinari gli agenti hanno sequestrato quasi 10 mila euro di denaro, tra contanti e assegni, provento dell’attività illecita, e i materiali del kit-truffa per l’esame teorico della patente: telefonini, smartphone di ultima generazione, auricolari e bluetooth.

Un fenomeno sempre più diffuso e preoccupante quello della tentata truffa in Motorizzazione, che la Polizia Stradale di Lecco sta cercando di reprimere con un’intensa azione di controllo: “Nelle ultime settimane abbiamo avuto almeno un episodio, ogni settimana. Nonostante i controlli e le denunce, continuano” ha detto Livolsi.

Sempre mercoledì scorso altri tre individui sono stati denunciati: un foggiano e un rumeno sono stati ‘pizzicati’ mentre preparavano il candidato, un giovane italiano, al test. Non essendoci falso di documento per i tre è scattata solo una denuncia. 

Due, come spiegato, le tattiche utilizzate per la truffa: vestire il candidato giusto con auricolare e telefonino per suggerirgli poi le risposte una volta in sede d’esame, oppure mandare un’altra persona con documento falsato a sostenere il test”. Un “servizio” che al richiedente può costare anche 2 mila euro. Ma chi è disposto a tanto per un test a crocette?

Si tratta di bande di stranieri, ghanesi, pakistani, indiani, ma anche di italiani che hanno perso la patente e devono rifarla magari in età ‘avanzata’ e non hanno voglia di studiare o sono poco brillanti” ha spiegato il Sovrintendente Capo Christian Fumagalli “il problema è che non riusciamo sempre a sapere quando sosterranno l’esame, e quindi ad intervenire, perchè da privatista puoi iscriverti per la prima data utile”. Tra gli altri ostacoli alla repressione più incisiva del fenomeno c’è il fatto che la sala esami della Motorizzazione lecchese non ha sistemi di sicurezza per evitare questo tipo di truffa. E sì che visto il ‘giochetto’ oramai brevettato della tasca interna alla felpa basterebbe almeno effettuare un controllo vestiario su ogni candidato.

L’arresto dei due molisani è una “virgola” in una più ampia azione di indagine che vede coinvolta Polizia Stradale e Polizia Giudiziaria: ancora resta da capire perchè il falsario (Santarelli) e il suo pregiudicato complice (Crolla) venissero proprio a Lecco ad offrire le loro competenze. E quante altre persone hanno fatto della truffa al test della patente il proprio business. Saranno le indagini a fare chiarezza.

Intanto i due restano agli arresti domiciliari: la pena massima prevista per loro è dai 4 ai 5 anni di reclusione.