E’ morto Maurizio Valsecchi, storico gestore del rifugio Azzoni

Tempo di lettura: 2 minuti
Maurizio “Ciccio” Valsecchi

 

LECCO – Lutto nel mondo della montagna lecchese: è scomparso improvvisamente, stroncato da un malore, Maurizio ‘Ciccio’ Valsecchi, 66 anni, Guida Alpina e membro della XIX Delegazione Lariana del Cnsas lombardo. Molto conosciuto in città ‘Ciccio’, com’era da tutti chiamato, era anche affiliato all’Unione Operaia Escursionisti Italiani (Uoei) di Lecco, membro del Gruppo Gamma, consigliere della Sel (Società Escursionisti Lecchesi) oltre che essere stato per anni, dal 2000 al 2016, gestore del Rifugio Azzoni in vetta al Resegone.

Valsecchi si trovava in Val Maira, nel cuneense, proprio per il tradizionale campeggio organizzato dall’Uoei Lecco. Stando a quanto appreso, questa mattina, mercoledì, era in bicicletta quando avrebbe accusato un malore improvviso, che gli è stato fatale.

Quella che doveva essere una giornata di festa si è trasformata così in tragedia. In Valle Maira questa mattina, oltre agli amici dell’Uoei, c’era anche Luca Vitali, Delegato della XIX Delegazione Lariana del Cnsas. Appena appresa la notizia Vitali si è portato sul posto. “Siamo davvero senza parole, sarà dura ora” il suo stringato commento.

In Valle Maira si stanno ora portando i familiari, si dovrà poi attendere il nullaosta per il rientro della salma. Maurizio Valsecchi lascia quattro figli: Carlo, Guido, Marta e Stefano. Quest’ultimo due anni fa era succeduto al padre nella gestione del Rifugio Azzoni. 

Commosso il ricordo della Società Escursionisti Lecchesi, proprietaria del Rifugio Azzoni: “Oggi è uno di quei giorni in cui è difficile trovare le parole giuste per salutare un grande amico, perché non ci saranno mai parole giuste o sufficienti per ricordare l’uomo e l’amico, da quest’anno nostro apprezzato consigliere – ha dichiarato il presidente Mauro Colombo a nome della Sel – nessuno di noi avrebbe mai immaginato che questo giorno sarebbe arrivato così all’improvviso. Mancherà il tuo modo di vedere la vita e di affrontare il mondo, la tua serietà che diventava simpatia all’occorrenza, la tua determinazione e il tuo entusiasmo. Siamo vicini a Stefano e a tutta la sua famiglia con un abbraccio. Resti muto, non c’è un solo suono, come pietra di montagna”.