Evasione: indagato imprenditore, la GDF gli sequestra un castello

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MERATE – Un castello in Umbria con annesso parco e piscina, che catastalmente era stato dichiarato come negozio e che ora è stato sequestrato dalla Guardia di Finanza ad un imprenditore meratese indagato per evasione fiscale.

L’inchiesta verte su due società di organizzazione e promozione di eventi sportivi, la Poker Project e la XYZ Racing a riconducibili a Fabio Cauduro, che per anni avrebbero abbassato fraudolentemente la base imponibile utilizzando sia fatture per operazioni inesistenti, che sovrafatturando servizi realmente effettuati.

“L’abbattimento della base imponibile avveniva mediante l’utilizzo di fatture false emesse da sette società romane – spiegano dalla Guardia di Finanza – tutte riconducibili allo stesso domicilio; tutte prive di una minima struttura organizzativa; tutte con vita operativa non più lunga di un esercizio; tutte intestate a cittadini Sud Americani nullatenenti sul territorio italiano; tutte sistematicamente trasferite in America Latina una volta esaurita la loro utilità. Il vantaggio economico fraudolentemente ottenuto, veniva reimpiegato tramite la Freccia Immobiliare, sempre riconducibile all’imprenditore coinvolto”.

Le attività investigative dei finanzieri hanno preso avvio al termine del 2013 con l’analisi della contabilità delle due società di promozione di eventi sportivi, quando le Fiamme Gialle avrebbero notato come i costi derivanti dalle sponsorizzazioni di gare di rally “sproporzionati” rispetto al ritorno che l’evento avrebbe portato in termini di pubblicità.

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La svolta è avvenuta nel 2014 quando la Procura della Repubblica che ha coordinato e diretto le indagini, nella persona del Dott. Paolo Del Grosso, ritenendo valide le ipotesi di reato avanzate dalle Fiamme Gialle, ha autorizzato le indagini bancarie, al seguito delle quali, spiegano dalla GDF, sarebbe stato possibile “non solo stabilire in diversi milioni di euro l’imposta evasa, ma anche individuare le modalità utilizzate per cercare di far perdere le tracce del denaro drenato: prelevamenti cash; monetizzazioni di titoli al portatore in denaro contante; cambio assegni allo sportello (senza cioè transitare sul rapporto di conto corrente)”.

L’amministratore indagato, che era già stato denunciato nel 2013 per reati fiscali, risulta essere molto attivo nel settore delle sponsorizzazioni sportive, titolare di una squadra di volley di un campionato semiprofessionistico. Il nome dell’imprenditore al momento non è stato diffuso.

Le indagini avrebbero permesso di accertare che i proventi illeciti venissero investiti in un castello con parco e piscina ubicato in un antico borgo sulle colline umbre. Oltretutto, il castello catastalmente sarebbe stato dichiarato come negozio.

Giovedì l’epilogo della fase investigativa, quando, al 50% delle quote sociali della Freccia Immobiliare sequestrate in precedenza, il giudice per le Indagini preliminari del Tribunale di Lecco, su richiesta della Procura della Repubblica, ha disposto , al fine di tutelare il credito Erariale, il sequestro del maniero.

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