Furti e rapine in calo. Più pattuglie “ma servono anche più telecamere”

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prefettura - patto sicurezza (1)

 

LECCO – Migliorano i dati relativi ai furti e alle rapine nel lecchese: nel 2014 i primi hanno subito una lieve diminuzione, le rapine in banca si sono invece dimezzate passando dai sei episodi avvenuti nel 2013 ai tre che si contano invece nel 2014.

Di altra entità le statistiche relative ai furti, 6.305 lo scorso anno, in calo del 5,23% rispetto al dato del 2013 quando se ne erano registrati 6.653. Segno meno anche se si prendono in esame solo i furti in abitazione (-2,47%) che nel 2014 hanno superato di poco le 2 mila denunce.

Viceprefetto Vicario - Gennaro Terrusi
Viceprefetto Vicario – Gennaro Terrusi

Un trend che sembra essere confermato anche nei primi mesi del 2015, almeno nel capoluogo: a Lecco città, infatti, nel confronto tra i primi due mesi di quest’anno e lo stesso periodo del 2014, si nota un forte decremento per i furti in genere (-34%) ed un leggero calo anche per quelli in abitazione (-8%); fa eccezione la provincia dove si è riscontrato un aumento del 15% di questi episodi anche se i furti complessivi si dimostrerebbero in diminuzione.

I dati sono stati diffusi in Prefettura a margine della firma per il Protocollo di Intesa per la Prevenzione della criminalità in banca già sottoscritto all’inizio del 2009, e rinnovato nel 2011 e 2013.

Il documento è stato sottoscritto dal viceprefetto Gennaro Terrusi e dai rappresentanti di ABI e degli istituti di credito del territorio lecchese. Il protocollo servirà ad implementare la collaborazione tra banche e forze dell’ordine, sotto il coordinamento della Prefettura, oltre che dare disposizioni agli istituti di credito per migliorare le loro difese passive contro il fenomeno delle rapine, che comunque “non rappresenta un’emergenza a Lecco”, come sottolineato dai relatori.

 

Il colonnello Loero, il tenente colonnello Italiano, il questore Francini
Il colonnello Loero, il tenente colonnello Italiano, il questore Francini

 

Ciò che sta invece creando allarme sociale è la questione dei furti in abitazione che però, ha spiegato il questore Alberto Francini, non troverebbe riscontro nei dati:

“Nel 2013 c’è stato senz’altro un picco dei reati ma già nel 2014 si è ottenuto un forte decremento sia per le rapine (-30%) sia dei furti (-8%). Da parte nostra abbiamo incrementato il controllo del territorio e può essere questo uno dei motivi di tale calo degli episodi. Cosa fare di più? Il cittadino dovrebbe mettere in atto degli atteggiamenti difensivi, spesso i furti avvengono anche per porte di casa lasciate aperte, serve maggiore collaborazione sia tra vicini di casa che con le forze dell’ordine. I cittadini possono anche auto-organizzarsi ma sempre sotto il coordinamento di un funzionario delle forze di polizia. Le ronde, invece, sono qualcosa che può creare danni e problemi agli stessi cittadini e al lavoro degli agenti”.

Anche il comandante provinciale dei Carabinieri, il tenente colonnello Rocco Italiano, ha ribadito il grande sforzo dell’Arma per controllare il territorio: “Ci sono 104 carabinieri per 50 pattuglie che si muovono sul territorio nell’arco delle 24 ore. Non possiamo dirci soddisfatti ma l’impegno da parte nostra è notevole. Quello che chiediamo ai Comuni è di implementare i sistemi di videosorveglianza soprattutto nei punti di accesso dei loro territorio per un controllo più efficacie ed efficiente. L’occhio elettronico non sostituirà mai la presenza fisica delle pattuglie, ma telecamere intelligenti come quelle che entreranno in funzione a Lecco permetteranno di rilevare in tempo reale l’ingresso di veicoli risultati rubati, quindi di allertare e mobilitare le forze dell’ordine”.

A supporto del lavoro di Carabinieri e Questura anche la Guardia di Finanza, rappresentata al tavolo dal colonnello Corrado Loero, in modo particolare riguardo alle truffe ai cittadini, e la Guardia Forestale impegnata in servizi di pattugliamento nelle aree di montagna, interessate dal fenomeno dei furti nelle baite e nelle seconde case.