Furti in casa, fermata banda di albanesi. Aveva colpito anche a Lecco

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LECCO – Aveva compiuto furti nelle case dei lecchesi oltre che nelle province di Verbania, Novara, Aosta e Bergamo la banda di malviventi smantellata nell’operazione condotta dai carabinieri di Verbania tra la Lombardia e il Piemonte.

Le indagini hanno portato all’emissione di due distinte ordinanze di custodia cautelare in carcere nei confronti di cinque indagati e di altri due analoghi provvedimenti con obbligo di dimora, nei riguardi di un gruppo criminale composto da cittadini albanesi, già noti in passato alle cronache per episodi simili, autore di 52 furti in abitazione commessi nelle già citate province, tra maggio 2015 e luglio 2016, per un valore di refurtiva stimato pari a 500.000 euro.

In particolare l’indagine ha avuto inizio nel corso del mese di giugno 2016 a seguito di episodi seriali di furti in abitazioni avvenuti in Baveno (VB), l’analisi dei dati raccolti sui luoghi dei delitti ha permesso di individuare le autovetture in uso agli indagati e risalire ai loro reali utilizzatori.

Quest’ultima circostanza ha consentito ai carabinieri di ricostruire la fillirea dell’attività di plurime batterie di ladri, i quali avevano un luogo abituale di incontro in un bar di un paese della provincia di  Monza-Brianza, dove si aggregavano per effettuare le trasferte criminose finalizzate a commettere furti in abitazione. Inoltre dalla visione delle bacheche di profili “Facebook”  riconducibili ad alcuni indagati, è stato possibile rilevare che degli amici virtuali avevano “postato” delle fotografie panoramiche del Lago Maggiore che testimoniavano la loro presenza nella zona dei delitti proprio nei giorni in cui si erano verificati.

Nel complesso le indagini condotte dagli uomini dell’Arma avrebbero permesso di definire un chiaro quadro accusatorio: in particolare i cittadini albanesi  agivano in orario serale e notturno, scegliendo le abitazioni apparentemente non occupate dai proprietari per commettere i furti, forzando gli infissi per penetrare al loro interno, razziando  preziosi e denaro in contante.