Guardia di Finanza: nel 2016 scovati 26 evasori totali nel lecchese

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    La conferenza al Comando della Guardia di Finanza: al centro il comandante Massimo Dell’Anna con Maurizio Di Blasi, Luigi Pappalardo e Vito Trigenese

     

    LECCO- Hanno omesso completamente il proprio reddito al fisco, 26 in tutto gli evasori totali ‘pizzicati’ nel 2016 dalla Guardia di Finanza di Lecco che lo scorso anno ha effettuato 377 verifiche contro le frodi fiscali, controlli che hanno portato alla denuncia di 19 persone.

    La base imponibile recuperata dalle Fiamme Gialle ammonta a circa 20 milioni di euro con un rapporto ottimale tra l’accertato ed il constatato del 92%. Sono stati inoltre eseguiti sequestri per equivalente per oltre di 5 milioni di euro.

    I dati sono stati resi noti nel corso della presentazione del bilancio dell’attività annuale del Comando lecchese. “Il risultato è frutto anche di una condivisione e di una sinergia più forte con l’Agenzia delle Entrate – ha sottolineato il comandante provinciale Massimo Dell’Anna – sul territorio di Lecco non ci sono situazioni critiche particolari, ma teniamo alta la guardia”.

    Il comandante Massimo Dell’Anna

    Cinque dei 26 evasori totali (erano 24 nel 2015) segnalati dai militari appartengono ad ordini professionali, “medici, architetti, avvocati… le più disparate categorie” come ha spiegato il capitano Luigi Pappalardo, a capo della Compagnia di Lecco, affiancato in conferenza stampa dal luogotenente Maurizio di Blasi della tenenza di Cernusco.

    Calano i ‘furbetti’ dello scontrino, dalle verifiche che hanno riguardato le attività commerciali della provincia è stata constatata una percentuale di irregolarità che ha raggiunto circa il 20% contro il 30% registrato nel 2015. Dati che, spiegano dal Comando, proporzionalmente risultano in linea con quelli rilevati in ambito nazionale.

    Oltre 500 i controlli effettuati sulla circolazione delle merci su strada, di cui 100 sui prodotti petroliferi; nel settore sono stati sequestrati quasi 1300 Kg di prodotto privo di documenti accompagnatori.

    Sempre con riferimento al contrasto alle frodi nel settore delle accise, sono proseguiti gli interventi sistematici condotti presso gli impianti di distribuzione stradale di carburante, volti a riscontrare l’effettivo quantitativo erogato dalle colonnine, la qualità dei prodotti ed il rispetto degli obblighi in materia di corretta informazione all’utenza sui prezzi praticati.

    Per quanto riguarda invece i controlli contro la criminalità economico finanziaria, le Fiamme Gialle Lecchesi hanno eseguito sequestri per circa 65 milioni di euro, di cui 61,5 milioni di euro in presenza di reati di bancarotta fraudolenta con 24 soggetti denunciati di cui 6 in stato d’arresto e 16 a piede libero.

     

    Ammontano a 135 gli approfondimenti valutari per sospette movimentazioni di denaro. “L’obiettivo è quello di dotare Lecco di un dispositivo forte e mettere in sicurezza il territorio, affinché nessuno pensi di venire qui a fallire in modo fraudolento, i controlli ci sono” ha assicurato il comandante Dell’Anna.

    Le verifiche alle piccole medie aziende ha dimostrato che quello lecchese è “tessuto sano – come riferisce il comandante di Nucleo, Vito Trigenese – i controlli hanno dimostrato che si tratta di imprese realmente esistenti e strutturate sul territorio”.

    Prosegue anche il contrasto alla contraffazione e lo scorso anno i finanzieri hanno sequestrato complessivamente 750 articoli, tra profumi, dvd, borse e orologi. “Oggi abbiamo strumenti più invasivi per effettuare le indagini, ma non è facile riuscire a risalire i gradini della filiera del falso” ha sottolineato il comandante Dell’Anna .

    Sul fronte dello spaccio della droga,  le Fiamme Gialle lecchesi hanno eseguito  nel 2016 complesse attività di polizia giudiziaria volte a contrastare il traffico di sostanze stupefacenti.  

    Già nota alle cronache  l’operazione denominata “Oro Blanco” che ha permesso di smantellare  un gruppo criminale composto da pregiudicati albanesi nel territorio lecchese e della Brianza dediti al traffico ed allo spaccio di sostanze stupefacenti.

    Tale compagine criminale si è avvalsa di un camionista albanese dimorante a Monza che, servendosi della “copertura” offerta dalla propria attività per importare, per conto terzi, ingenti quantitativi di stupefacenti dalla Spagna.

    La prima operazione ha condotto al sequestro di 14,04 kg di marjuana,  34 grammi di cocaina, 900 euro, una pressa idraulica per il confezionamento dello stupefacente e tre cellulari; successivamente è stato arrestato un corriere, già condannato alla pena di mesi 17 di reclusione.Nello scorso mese di novembre sono stati sequestrati  325  kg di hashish occultati all’interno di un TIR e circa 8000,00 euro in contanti.

    A dicembre, infine, è stato tratto in arresto un soggetto albanese latitante che occupava una posizione apicale nell’organizzazione criminale investigata. Già rinchiuso nella casa circondariale di Porto Azzurro per reati inerenti l’illecita detenzione di armi e traffico di stupefacenti era successivamente evaso: nonostante utilizzasse documentai falsi è stato fermato a Verona dalle Fiamme Gialle lecchesi e riconsegnato alla giustizia.

    “La nostra attività è sempre più concentrata sul patologico e sul criminale – ha concluso il comandante – proteggendo imprese e contribuenti onesti. La Guardia di Finanza è al fianco delle persone e questo, più che in passato, è percepito con maggiore sensibilità da parte dell’opinione pubblica”.