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LECCO – Quando l’arte incontra il sociale ne nasce un “felice connubio”, come l’ha definito l’assessore Riccardo Mariani che martedì mattina ha presentato, insieme alla collega di giunta Simona Piazza, l’iniziativa che ha coinvolto il Sistema Museale Lecchese e Artimedia.
Un percorso di collaborazione iniziato nel 2011 e che culminerà sabato 25 giugno con una nuova iniziativa alla libreria M5 di via Mascari dove saranno presentati i lavori dei ragazzi dell’associazione, dedicata ai portatori di disabilità, che hanno reinterpretato le opere di arte contemporanea esposte Palazzo delle Paure. “Arte: io la vedo così” è il titolo della mostra collettiva che era stata inaugurata a fine 2013, con la realizzazione di un catalogo e un’asta benefica organizzata due anni dopo nella sede della Canottieri, il cui ricavato ha consentito il proseguimento dei progetti artistici.
“Il risultato non è stato solo l’inclusione sociale ma anche la produzione di vere opere artistiche, che sono state vendute e che rappresentano un piccolo tassello della promozione culturale del nostro territorio” ha sottolineato l’assessore Piazza. “Abbiamo scoperto che nel nostro gruppo ci sono delle risorse, i ragazzi hanno dimostrato di avere talento” ha continuato Antonella Cuppani, referente di Artimedia.
Insieme ai giovani del servizio civile impegnati nei musei lecchesi, nel corso del 2015 sono state proposte visite guidate particolare alla sezione di arte contemporanea di Palazzo Paure, rivolte agli adulti, dove accanto allo sguardo sull’opera offerto dai volontari, si è affiancato quello dell’artista di Artimedia che per mesi ha lavorato alla reinterpretazione di una delle opere della collezione.
Dedicate invece agli alunni delle scuole primarie, oltre 170 quelli coinvolti da dicembre 2015 allo scorso marzo, sono stati promossi nove laboratori didattici . Oggi i ragazzi di Artimedia sono al lavoro a Villa Manzoni in un nuovo percorso artistico ispirato alla sala dei ritratti, con un ulteriori nuove rielaborazioni delle opere contenute in galleria.
“Vogliamo che il museo sia un luogo aperto a tutti, perché l’arte è di tutti e non solo degli addetti ai lavori – ha spiegato Barbara Cattaneo, direttrice museale e responsabile del progetto per il Comune di Lecco – con l’arte ognuno può esprimere se stesso”.
