Il cane abbaia di notte. Lettera anonima: “Abbiamo comprato il veleno”

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Lupo, il pastore maremmano protagonista della vicenda
Lupo, il pastore maremmano protagonista della vicenda

 

CARENNO  – “Il problema va risolto immediatamente, il veleno l’abbiamo già comprato. Quindi o ci pensi tu o ci pensiamo noi”. Queste le parole usate nella lettera minatoria che si è visto recapitare Daniele Rigamonti, padrone di Lupo, un pastore maremmano di un anno e mezzo, protagonista suo malgrado delle minacce in forma anonima. La colpa? “Abbaiare in continuazione di notte”, come si legge nella missiva.

“Giovedì sera fra il resto della posta ho trovato la lettera – ci racconta Daniele Rigamonti, che abita da sempre a Carenno – assieme anche un foglio con le norme del codice civile e penale – continua incredulo – nessuno si era mai lamentato prima, nemmeno direttamente con me. Anzi, Lupo è la mascotte fra il vicinato, capisco che il cane che abbaia la notte può dar fastidio, ma non lo fa per nulla, significa che vede o sente qualcosa, degli estranei che passano o anche degli animali selvatici, fa la guardia a casa mia, ma anche in tutta la zona”.

La lettera recapitata a Daniele Rigamonti

 

Il proprietario non ha esitato a rivolgersi alle Forze dell’Ordine, per risolvere la questione, e a riportare l’accaduto su Facebook, “ho ricevuto diversi messaggi di solidarietà, molti dai miei stessi vicini che si dissociano dalla lettera anonima, mi sembra molto strano che siano più di 50 le persone alle quali Lupo dia fastidio (come viene scritto nella lettera, ndr). Non ho così tanti vicini e la maggior parte possiedono animali, sicuramente però è qualcuno che conosce bene la mia famiglia” spiega, riferendosi all’affermazione circa il padre, scomparso recentemente: “Ci stiamo chiedendo sei sei sordo o fai finta di niente come faceva tuo papà”.
“Davvero di cattivo gusto – prosegue Rigamonti – Di fronte a un problema se ne parla invece che nascondersi dietro ad un foglio scritto al computer e senza firma”. Una situazione che non sarebbe nuova nel circondario come sottolinea lo stesso Rigamonti: “Anni fa c’era stato uno sterminio di cani avvelenati con bocconi”.

Il timore che dalle parole si passi ai fatti c’è, così Lupo, negli ultimi giorni, passa più tempo in casa. “Non è abituato. E’ un cane di taglia media e ama stare all’aperto. Mi sono già informato per addestrarlo e fare in modo che abbai meno, voglio preservare la vita del mio cane ed anche l’orecchio dei miei vicini, ma una lettera in cui si minaccia di avvelenarlo non è il modo” conclude Daniele, che si è detto aperto al confronto con l’anonimo mittente e a cercare una soluzione, ma è altrettanto deciso ad andare fino in fondo alla questione per vie legali.