Imam estremista, abitava ad Olgiate. Già cacciato dalla Germania

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Idriz Idrizovic, l'imam espulso per estremismo

OLGIATE – Sarà accompagnato oggi in aeroporto per essere allontanato dall’Italia, Idriz Idrizovic, il 39enne imam kosovaro con casa a Olgiate Molgora, considerato un soggetto pericoloso per la sicurezza nazionale ed estremista la sua predicazione, avvenuta in diverse moschee lombarde.

Il decreto di espulsione è stato firmato dal ministro Marco Minniti e convalidato dal giudice di pace di Lecco. Lunedì, i carabinieri del Ros insieme agli agenti della Digos di Lecco hanno bussato alla porta della sua abitazione, dove viveva con la moglie e la sue cinque figlie, per prelevarlo.

Idrizovic era giunto in Italia nel 2008 con i propri familiari e fino a giugno di quest’anno aveva ottenuto una stabile attività lavorativa in provincia di Bergamo in qualità di dipendente di una società cooperativa di Milano.

L’attività di indagine, spiegano dall’Arma dei Carabinieri, è scaturita dal monitoraggio della presenza in provincia di Lecco del cittadino kosovaro, ritenuto di interesse in relazione ai suoi collegamenti con predicatori che esprimono posizioni esplicitamente integraliste ed ultraradicali (cd “imam itineranti”).

Tra questi Idriz Bilibani, suo connazionale, originario della regione montuosa di Gora, per gli inquirenti “impegnato soprattutto nelle attività di propaganda per la radicalizzazione” e arrestato il nel settembre del 2014 dalla Polizia kosovara poiché coinvolto in attività terroristiche.

Contatti che l’imam residente nel lecchese avrebbe tenuto anche con Husein Bosnic, alias Bilal, predicatore itinerante, ex appartenente alla Brigata “Al Mujahid” presente in Bosnia durante il conflitto balcanico di fine anni ’90, arrestato anch’esso nel settembre del 2014 dalla Polizia bosniaca nel corso di un’operazione antiterrorismo poiché ritenuto facente parte di un’organizzazione finalizzata al finanziamento ed al reclutamento di combattenti (“Foreign Fighters”) da inviare verso i teatri di guerra siriano ed iracheno.

Idriz Idrizovic, l’imam espulso per estremismo

 

L’indagine avrebbe consentito di documentare l’attività di proselitismo condotta da Idrizovic Idriz anche attraverso l’impiego di dispositivi telematici; il predicatore, infatti, effettuava frequenti collegamenti all’emittente radiofonica kosovara “Radio Bambus”, che trasmette in bassa frequenza solo nella zona del villaggio di Restelica Gora (Kosovo) e nel resto del mondo via web. “In tali circostanze – scrivono i Carabinieri – Idrizovic, leggeva, traduceva e commentava passi del Corano, nonché si intratteneva in dibattiti con soggetti che intervenivano in diretta attraverso Skype o Viber”.

Dall’attività di collaborazione tra il ROS e la Polizia tedesca è altresì emerso che l’uomo avrebbe intrattenuto relazioni con la comunità islamica kosovara presente in Germania, nella città di Dortmund. Per tale motivo, nel periodo compreso dal 08 al 15 dicembre 2016, avrebbe effettuato un viaggio in Germania nel quale avrebbe incontrato diversi connazionali e frequentato più centri culturali islamici e moschee in Dortmund ed Hagen.

Proprio in relazione alla sua frequentazione della comunità tedesca il kosovaro aveva richiesto il rilascio della carta di soggiorno in modo da poter lasciare l’Italia e trasferirsi in Germania per ricoprire l’incarico di imam presso un centro culturale nella città di Dortmund; le autorità tedesche però nel mese di luglio di quest’anno lo avevano respinto al suo arrivo all’aeroporto di Colonia, notificandogli un provvedimento di divieto di ingresso nel loro territorio della durata di 4 anni, in quanto considerato “predicatore d’odio, salafita, coinvolto nella radicalizzazione di “combattenti stranieri” per lo Stato Islamico”.