In 2 mila a Lecco per l’ultimo saluto a Marco Anghileri

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LECCO – Il “Butch” ce l’ha fatta a realizzare un’ultima impresa: quella di riunire quasi due mila persone per salutarlo ancora per una volta, l’ultima, ai funerali che si sono svolti giovedì pomeriggio a Lecco. E’ l’addio a Marco Anghileri, nella cerimonia alla basilica di San Nicolò, una chiesa stracolma che non è riuscita a contenere la folla giunta a rendere omaggio al grande alpinista. 

Ad accompagnare il feretro dentro e fuori la chiesa sono stati i compagni del Gruppo Gamma, colpiti da un lutto che ha unito nel cordoglio l’intero mondo alpinistico: i Ragni della Grignetta, i diversi gruppi del CAI, gli Scoiattoli di Cortina, le guide di Cervinia, rappresentati dei gruppi sportivi dell’Esercito e della Guardia di Finanza, tutti a Lecco, per onorare Anghileri.

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Un dolore che ha avvicinato gli amanti della montagna ai tanti amici e ai conoscenti del 41enne, così come ai rappresentanti delle istituzioni, dal sindaco Brivio al presidente Nava, insieme in chiesa e uniti nella vicinanza alla moglie Barbara e ai figli Giulio e Carlo, il padre Aldo, la mamma Marinella, i fratelli Luca e Sara.

Marco e tutti quelli che ci hanno lasciato, con la loro vita, hanno impresso un ricordo indelebile nella nostra – ha sottolineato don Agostino Butturini, sacerdote vicino al Gruppo Gamma – Per questo va cancellata la disperazione e sostituita con una tenera nostalgia. Chi crede sa che la presenza di Marco è forte tra noi, i suoi bambini devono sapere che lui c’è ancora e può entrare nei loro pensieri e nel loro cuore. Pensateci e tra non molto vi tornerà il sorriso”.

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Insieme a don Butturini, a celebrare le esequie, anche padre Giulio Pasquini, don Marco Mauri, padre Fabrizio Feola e il prevosto di Lecco, monsignor Franco Cecchin: “Io Marco non l’ho mai conosciuto personalmente, mi è arrivata prima la sua fama di alpinista – ha spiegato Cecchin – prima di iniziare questa celebrazione ho pianto perché è uno della mia famiglia e ogni suo traguardo è diventato anche il mio”.

 

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Commosso il ricordo dei Gamma, pronunciato dalle parole del compagno Rocco Ravà: “Dalle prime scorribande alle ultime volte che ho arrampicato con lui, quello che saltava fuori sempre era il sorriso e quel modo di digrignare i denti. Questa maniera di ridere che aveva anche sul pilone, sono i ricordi di un grande amico e voglio mi accompagnino sempre. Ciao Marco”.

In mattinata il Gruppo Gamma ha voluto omaggiare a modo suo l’alpinista scomparso, dalla cima del Grignone “per salutarti da vicino – come ha sottolineato il presidente del gruppo, Marco Corti – Hai creato un vuoto incolmabile Marco ma sappiamo che nessuno ci appartiene. Ti considero in viaggio verso i tuoi amici, tuo fratello e immagino stai pensando di condividere con loro qualcosa di grande. Quello di oggi è solo un arrivederci”.

Al termine della funzione, la salma di Marco “Butch” Anghileri è stata quindi portata a Bergamo per la cremazione e nella giornata di venerdì le sue ceneri verranno portate al cimitero di Castello (Lecco) e disposte accanto alle spoglie del fratello Giorgio, anche lui alpinista, scomparso nel 1997, all’età di 27 anni, travolto da un Tir mentre percorreva in bicicletta la SS36 nel tratto di Isella.

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Un lungo applauso fuori dalla chiesa ha accolto la bara di Anghileri, mentre gli amici lo portavano verso il carro mortuario. Poi il silenzio e l’abbraccio dei piccoli Giulio e Carlo al feretro del padre. I loro compagni di classe, al termine della cerimonia, hanno voluto porgere loro una mano per sostenerli in questo difficile momento: “Ricordatevi che avete degli amici e vi aiuteremo ad andare avanti. Faremo il possibile per aiutarvi e darvi un po’ di serenità”.

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