Incidenti in SS36. “Nuvola di Fantozzi o asfalto impraticabile?”

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scrivere-letteraLECCO – Riceviamo e pubblichiamo la lettera di un lettore in merito ai gravi incidenti che si sono verificati in questi giorni sulla Statale 36 tra Abbadia e Lecco.

“Buongiorno, se possibile volevo pubblicare una lettera per portare i lettori e anche le stesse autorità a riflettere su un fatto che a me sembra davvero importante.

Mi riferisco alla curva della centrale elettrica della Guzzi sulla statale 36 al chilometro 57 direzione Nord.  In quella curva si sono da sempre verificati spiacevoli incidenti, a volte lievi e altre volte purtroppo tragici. Ultimo importante avvenimento quello di martedì che ha visto coinvolta una donna ora in coma.

Mi chiedevo se fosse normale che in un tratto di strada si verifichi un numero elevatissimo di incidenti. Magari si tratta di un’attrazione gravitazionale misteriosa, o di una nuvola di Fantozzi che ha deciso di fermarsi proprio li; oppure con ogni probabilità si tratta di un fondo stradale impraticabile e cosparso di sostanze oleose che causano il pattinamento dei veicoli (la velocità è poco rilevante).

Le nostre strade versano in condizioni pietose e credo sia il caso di richiedere l’attenzione di chi è più potente di noi per intervenire, ed un consiglio, diminuire il limite di velocita’ non è contemplato nelle migliorie stradali ma è solo un triste modo per difendersi in caso di sinistro.
La mia non è una critica, o meglio lo è, ma le critiche sono costruttive e dovrebbero aiutare a migliorare il mondo in cui viviamo.
Eclatante il fatto che oggi dei dipendenti di ANAS riparassero le buche armati di asfalto a freddo, badile e carriola sotto una pioggia a dir poco battente, sarebbe più utile e meno costoso prendere i nostri soldi e buttarli nel lago nel tentativo di prosciugarlo.

La mia letterà è ironica ed in certi versi anche simpatica, spero che chi sta in alto non se la prenda troppo…

La SS36 è una delle strade più pericolose d’Italia e si sa, ma forse è il caso che qualcuno si metta ad investire in manutenzione i soldi che tutti i cittadini con tanta fatica versano quotidianamente allo Stato.

Perdonate lo sfogo ma forse potrebbe essere il caso di alzarsi e cominciare a lavorare, per una strada migliore, per un futuro migliore e per evitare di piangere sulle numerosissime croci della SS36.
Come dice il detto non serve a nulla piangere sul latte versato”.
M.C.

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