Indagine sul gruppo Facebook che segnala i posti di blocco

    Tempo di lettura: 2 minuti

    autovelox poliziaLECCO- Il gruppo Facebook “Posti di controllo in tempo reale a Lecco” è finito al centro di un’indagine della Polizia Stradale, in quanto, spiegano dal comando, “è risultato essere di turbativa all’attività di prevenzione che viene effettuata quotidianamente dalle Forze dell’Ordine impegnate sulle strade di questa provincia”.

    “L’intento – spiega il comandante della Polstrada, Mauro Livolsi – è quello di scoraggiare la partecipazione attiva e la creazione di gruppi di condivisione di informazioni sui posti di blocco/controllo, volendo in questa sede evidenziare la differenza tra questi e l’attività di rilevazione delle infrazioni concernenti la velocità, a mezzo di apparecchiature autovelox”.

    Queste ultime, infatti, sono necessariamente ed opportunamente pubblicizzate, anche sul sito della Polizia di Stato, mentre il posto di controllo o di blocco per propria natura e per la stessa piena efficacia, invece, deve essere compiuto “a sorpresa”, al fine di poter garantire una prevenzione reale.

    “Qualora la località del controllo venisse pubblicizzata a mezzo di strumenti telematici o informatici – spiega il comandante Livolsi – si determinerebbe, a titolo di esempio, non solo la mera agevolazione del conducente che guida in stato di alterazione psicofisica (comunque pericoloso per sé e per gli altri), ma anche l’elusione dello stesso da parte di coloro che volessero perpetrare, o avessero già compiuto reati, con buona pace dell’efficacia del servizio di pubblica sicurezza”.

    Le indagini circa le responsabilità di coloro che hanno postato i messaggi sul gruppo, in particolare per il reato di interruzione (o turbativa) di pubblico servizio e diffamazione aggravata dall’utilizzo del mezzo stampa, hanno permesso la individuazione di alcuni partecipanti attivi al gruppo ed il deferimento all’Autorità Giudiziaria.