La truffa del finto Carabiniere: due denunce, sventato il raggiro

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    LECCO – Il ‘gatto’ e la ‘volpe’ vestono i panni del finto avvocato e del finto carabiniere: un modus operandi truffaldino più volte messo in atto anche a Lecco, riuscendo a derubare diversi anziani, ingannati da una chiamata che riferiva loro della necessità di pagare la cauzione per un figlio, coinvolto in un incidente stradale.

    Una messa in scena che anche due cittadini di origine napoletana fermati dalla Polizia avevano messo in atto nell’aprile e nel settembre dello scorso anno. Gli agenti li hanno fermati grazie alla segnalazione della loro vittima che aveva contattato il 112 riferendo della chiamata di uno sconosciuto che, presentandosi come carabiniere, lo aveva invitato a ritirare un’ingente somma all’ufficio postale, 8 mila euro che sarebbero serviti per pagare la famosa cauzione. Un “collega”, poi, sarebbe passato a ritirare il denaro.

    Un equipaggio della Squadra Mobile ha però notato l’automobile dei truffatori ferma in via Sassi. Alla guida vi era un uomo e poco dopo gli agenti hanno visto salire sulla vettura un altro individuo. Insospettiti hanno proceduto al controllo. I due, fermati dai poliziotti, non sarebbero stati in grado di giustificare la loro presenza in città. Entrambi (D.V.A. classe 1970 e S.B. classe 1988) sono stati portati in questura per essere identificati. Dopo una serie di accertamenti, conclusi il 17 gennaio scorso, la Polizia ha deferito i due uomini per tentata truffa aggravata in concorso. Sarebbero ritenuti responsabili di almeno due episodi avvenuti a Lecco.

    Altri due soggetti di origine campana, che per gli inquirenti farebbero parte della stessa organizzazione criminale, erano stati denunciati lo scorso anno dopo essere stati fermati per un controllo e trovati in possesso di diversi monili d’oro, sottratti ad una donna anziana residente nel milanese.