La Valletta, è morto a 53 anni Luigi Bonfanti: “Innamorato della bici e della corsa”

Tempo di lettura: 2 minuti

Per anni è stato presidente del Team Biciao di Merate e ora faceva parte della squadra Canto di Corsa

Di professione operatore ecologico, ogni giorno si allenava macinando chilometri a piedi o in bici lungo i sentieri del Monte di Brianza e del Curone

LA VALLETTA – Era innamorato della corsa e della mountain bike al punto di essere diventato un punto di riferimento nel mondo sportivo brianzolo. Sono tantissimi gli amici e i rappresentanti delle associazioni sportive del territorio che piangono la prematura scomparsa di Luigi Bonfanti, per tutti semplicemente Gigetto.

53 anni, di professione operatore ecologico, Bonfanti era stato anche per diversi anni presidente del Team Biciaio di Merate, collezionando una partecipazione dietro l’altra, con risultati più che lusinghieri, alle diverse manifestazioni sportive promosse in zona. Da qualche tempo si era iscritto nella squadra Canto di corsa di Calusco, alternando gli allenamenti e le ripetute in pista a quelli effettuati lungo i tanti sentieri che attraversano il Parco del Curone e il Monte di Brianza, appena dietro casa.

Originario di Monte, da qualche tempo si era trasferito a Sara, frazione de La Valletta Brianza, continuando a coltivare con lo stesso entusiasmo e la grinta di sempre la passione per lo sport, scegliendo specialità contraddistinte da una forte capacità di resistenza. Non c’era giorno in cui non uscisse di casa per macinare qualche chilometro di corsa o in sella alla sua mountain bike, facendo spesso e volentieri capolino anche a Campsirago, lungo la strada che porta al San Genesio, fermandosi alla Stala del Re per scambiare qualche chiacchiera con il sindaco di Santa Maria Hoè Efrem Brambilla e i suoi familiari.

“Parlavamo di tutto, dalla corsa ai fatti di attualità – racconta Brambilla -. Gigetto era sempre sul pezzo e ci teneva a essere informato sugli sviluppi e sugli accadimenti della comunità in cui viveva. Sono davvero dispiaciuto perché tutti noi perdiamo un amico, una persona sincera, cordiale, aperta e per bene”. Simpatico e dalla battuta facile, Bonfanti era proprio l’emblema dello sportivo dinamico e mai domo, sempre pronto a confrontarsi, in primis con se stesso, per migliorare tempi e perfomances, convinto dell’impagabile senso di libertà che solo certi sport riescono a regalare.

Una grinta invidiabile mostrata anche negli ultimi mesi, da quando, intorno a gennaio, gli era stato diagnosticato un brutto male. Ieri, purtroppo, la notizia della sua morte che ha riempito di dolore e sgomento le tantissime persone che hanno avuto la fortuna di conoscerlo. I funerali si svolgeranno domani, giovedì, alle 15 nella chiesa di Sant’Ambrogio di Monte. Bonfanti lascia la mamma Maria, le sorelle Adele e Simona e i fratelli Marco, Alberto e Luca.