Ad Acquate il commosso addio a Claudia: “Col tuo amore hai spostato le montagne”

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funerale claudia mascheri acquate

Grande dolore per la morte della giovane mamma

“Non c’è bisogno di conferme ma credimi… hai davvero lasciato il segno”

LECCO – In tantissimi questa mattina, venerdì, hanno partecipato al funerale di Claudia Mascheri, giovane mamma morta a soli 32 anni a causa di una malattia. Il sagrato della chiesa del rione di Acquate pieno di gente è stato l’ultimo tributo per una persona che è stata capace di dare tanto alla sua comunità lasciando un segno indelebile.

La cerimonia è stata celebrata da don Tommaso Nava, vicario parrocchiale a Valmadrera e di origini acquatesi, accanto a lui il parroco don Carlo Gerosa e don Marco Albertoni, anche lui originario del rione. Difficile per tutti trattenere le lacrime, che hanno rigato i volti coperti dalle mascherine, davanti a una morte che sembra non avere una spiegazione.

Il sacerdote ha iniziato la cerimonia ricordando la frase di uno scrittore, la stessa citata durante il matrimonio di Claudia, sette anni fa, con Mattia Castelnuovo, anche lui molto conosciuto a Lecco: “Il dolore di domani fa parte della felicità di oggi. Il dolore di oggi fa parte delle felicità di ieri”.

“Oggi siamo qui perché Claudia ha parlato il linguaggio dell’amore, l’unico linguaggio che unisce tutti i popoli – ha detto il sacerdote -. Alla scuola di Gesù ha imparato a dire l’amore, fino alla fine. Così mi ha scritto Claudia a metà novembre in un messaggio: ‘Sto vivendo il mio terremoto. Con grande umiltà, seppur con umana paura, cercherò di affrontare il terremoto attraverso l’amore e non come un disperato. Ce la metterò tutta per far convogliare tutto l’amore dei miei cari in energia positiva’. Gesù ti permette di trasformare l’amore che vivi nella quotidianità nella strada che ti permette di vivere anche quando tutto è contrario alla vita. Claudia, tu hai avuto tanta fede e hai cercato l’amore di Dio anche quando era più logico concludere che non ci fosse, ma tu hai visto e creduto in un’altra logica, la tua fede ha spostato le montagne, i macigni del non senso, dell’assurdità, del dolore… e lo hai fatto anche per noi e per le tante persone che con te hanno pregato. Se tu che avevi tutto il diritto di dire basta hai continuato a cercare Dio, chi siamo noi per non fidarci di quello che tu hai saputo e voluto vedere”.

claudia mascheri - acquate
Claudia Mascheri, giovane mamma scomparsa

“Tu sapevi che questo amore verso Mattia, Francesco, Chiara, papà Franco, mamma Maria Piera, Laura, Luca, tua nonna, i tuoi cari, i tuoi amici, non andava verso la fine ma verso il compimento. Davanti a te non vedevi la fine ma la pienezza. Non stiamo partecipando alla fine di una vita ma al suo compimento. In un altro messaggio Claudia mi scriveva così: ‘Forse egoisticamente, ma ci voglio credere, chiedo a Maria la grazia della guarigione perché voglio vivere. E se Gesù è con me sarà quello che lui avrà scelto per me’. Gesù ha scelto che lei potesse non smettere di amare e questo basta, anche se è difficile. Tre cose rimangono: la fede, la speranza e la carità. Qualche settimana fa abbiamo pregato con Claudia e i suoi famigliari nella sua camera ad Airuno e Claudia ha voluto ascoltare la canzone ‘Su ali d’aquila’. Le forze si erano già affievolite, faceva fatica a parlare, la morte faceva sentire la sua prepotenza accanto alla sua vita che resisteva. Ma Claudia, con un filo di voce, cantava e sussurrava quelle parole… ‘ti rialzerà, ti solleverà, su ali d’aquila, ti reggerà sulla brezza dell’alba, ti farà brillare come il sole, così nelle sue mani vivrai’. Intuiva che non stava finendo tutto perché non canti quando capisci che stai morendo ma canti quando vedi davanti a te una svolta e intuisci di essere arrivata a quel momento dove non devi più dimostrare niente a nessuno, dove vivi e basta”.

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“Un giorno mi ha detto che ci sono stati anni belli, soprattutto i sette anni di matrimonio e questo le è bastato. Claudia ha vissuto l’amore che è più grande di tutto. Oggi ci viene donato un seme che ci fa sentire il profumo del miracolo, una vita che nasce da ciò che non sembra vita, un seme. Oggi Claudia ci consegni il seme della tua vita, un seme che non vogliamo sprecare e da cui nascerà una vita nuova”.

E sulle note della canzone “Dalla tua parte” di Alessandra Amoroso la giovane Claudia ha compiuto il suo ultimo viaggio sommersa dall’affetto di quanti hanno incrociato il suo cammino e le hanno voluto bene.

Il ricordo del marito Mattia

“Ciao amore, una delle mie doti migliori è quella di riuscire a sdrammatizzare le cose anche nelle situazioni più difficili, ma questa volta penso che farò davvero fatica. ‘Tutti muoiono, non tutti però vivono veramente’. Questa frase tratta dal film ‘Braveheart – Cuore impavido’ descrive nel modo migliore quello che è stato il tuo modo di affrontare la vita. Sì amore, tu hai vissuto veramente tutta la tua vita, non sei mai stata passiva nel subire gli eventi ma hai sempre cercato di seguire con entusiasmo il tuo cammino modellandolo come meglio credevi. E quando il destino ti ha presentato delle difficoltà le hai affrontate con cuore impavido, da vera combattente, con la forza e il sorriso che ti hanno sempre contraddistinto. Sei stata un vero esempio di vita per tutti noi. Un esempio come moglie ma qui non era difficile, le cose su cui lavorare erano tante. Il nostro amore è stato uno di quegli amori autentici, veri, senza mai un dubbio o una titubanza. Difficile da far partire all’inizio, con tutti i nostri amici che si facevano in quattro per aiutarmi a conquistarti, ma poi è esploso, travolgente e inarrestabile fino all’ultimo. Come moglie sei stata un vero esempio d’amore. Sei stata un esempio come figlia, ti sei diplomata e laureata con il massimo dei voti, un vero orgoglio per i tuoi genitori che ti hanno sempre supportata con affetto e dedizione ma mai con invadenza. Ti hanno dato forza e coraggio per gettare le basi della tua vita e della tua famiglia. Posso sicuramente affermare che non li hai mai delusi in niente e come figlia sei stata un esempio. Sei stata un esempio come sorella. Ricordo i primi tempi quando eravamo fidanzati e venivo a casa tua la domenica a pranzo, tu già grande, mentre Luca e Laura litigavano per questo e per quello e dovevi metterti a fare da paciere e far tornare la calma… quante risate mi son fatto. E quanto ti arrabbiavi con tuo fratello quando si metteva sul divano dopo pranzo invece di studiare e tu cercavi di spronarlo a fare meglio. Anche lui con il tuo aiuto è riuscito a realizzarsi nello studio, nel lavoro e nella famiglia. Per Laura invece, come dice lei, sei stata il suo regalo più grande e la sua figura di riferimento, un difficile confronto ma uno stimolo continuo per fare meglio nella vita e nello studio. Con i tuoi insegnamenti anche lei è cresciuta, ha seguito la tua stessa passione per le lingue e sono sicuro che da lassù continuerai ad aiutarla. Come sorella sei stata un esempio di sostegno e protezione. Un esempio come amica e compagna, leale ed allegra, pronta a far festa ma allo stesso tempo responsabile. Sempre ligia al dovere, ma piena di iniziative inclusive. Ci hai insegnato tanto, non hai mai mollato. Ricordo gli anni in cui giocavi a pallavolo e anche quando non trovavi spazio non facevi polemica perché la serenità del gruppo per te veniva prima di tutto. Eri forte e correvi più forte di tutti, come quando hai vinto la gara di corsa allo Scigalott e la sera stessa hai scoperto di essere incinta di Chiara. E quante risate ci siam fatti, quanti aneddoti divertenti. Non c’è bisogno di conferme ma credimi… hai davvero lasciato il segno. Avresti voluto essere un esempio anche come mamma ma purtroppo questo terribile destino non te ne ha dato il tempo ed è per questo motivo che ti chiedo di donare a tutti noi come padre, nonni, zii, cugini ed amici la capacità di portare il tuo esempio ai nostri figli, Francesco e Chiara, aiutandoci a trasmettere tutto quello che per noi hai rappresentato. Così facendo anche loro potranno crescere come tu avresti voluto e come tu avresti potuto insegnargli, con tutti i tuoi valori che hai avuto modo di dimostrarci durante la tua vita. Grazie amore”.

Il ricordo dei fratelli Luca e Laura

“Non avrei mai immaginato di trovarmi a scrivere queste parole. Sai Cla, immaginavo il mio futuro con te al mio fianco, ma si sa, la vita è così imprevedibile che neanche ti lascia il tempo. E’ così difficile mettere nero su bianco quello che provo, mi tremano le gambe e la voce, non avrei mai immaginato di diventare così, una donna con tanto dolore addosso. Questo dolore lacera, scava, brucia, mi fa esplodere il cuore e mi toglie il respiro. Mi svegliavo la mattina e andavo letto la sera ringraziando Dio per tutta la fortuna che mi ha donato, mi sono sempre sentita forte perché consapevole di averti accanto a me. Ora che mi guardi dall’alto, Dio lo ringrazio ancora perché ti ha permesso di insegnarmi a camminare, ti ha permesso di indicarmi la strada, ti ha permesso ti regalarmi un po’ di te. Cla, mi sento di ringraziarti perché sei il regalo più bello che la vita mi abbia mai fatto. Grazie per avermi amata, cresciuta, abbracciata, per avermi spinta a volere di più, grazie per avermi spronata e rimproverata, per avermi asciugato le lacrime e per essere stata in grado di rimettermi sui miei passi. Ma soprattutto grazie per avermi regalato Francesco e Chiara erano la tua vita e ora sono la mia. Ora mi guardo allo specchio e piango, ma poi sorrido, perché io sono così simile a te anche se so che la migliore tra noi due resti sempre tu. Non mi basterebbe una vita intera per descriverti, mamma e papà ti hanno fatto così perfetta che nemmeno le parole basterebbero. Non sai quante domande mi sono posta, quanti perché. Perché tu? perché a me, a noi è toccata questa sofferenza? Perché così, in questo modo? Tante domande e nessuna risposta. Ma una cosa la so: so che sarai sempre dalla mia parte e io dalla tua. Ora che l’angelo sei tu proteggimi. Con tantissimo amore tua sorella Laura e tuo fratello Luca”.