Si aprono le porte del carcere per BabyGang, accusato di aver compiuto rapine a Milano e Vignate
Insieme ad altri due rapper avrebbe aggredito e derubato dei giovani
LECCO / SONDRIO – Finisce ancora una volta sulle pagine di cronaca la vicenda del rapper BabyGang, alias Zaccaria Mouhib, cresciuto a Lecco e ora residente nel sondriese: ieri Carabinieri e Polizia hanno eseguito nei suoi confronti e di altri due giovani delle misure cautelari perché ritenuti responsabili di quattro rapine ai danni di altri giovani commesse a Milano e Vignate.
Per il ventenne è stato disposto l’arresto in carcere e i domiciliari per gli altri (il 18enne S.D e il 20enne A.E.Z.) due accusati, anch’essi a quanto sembra parte dello stesso ‘ambiente’ musicale.
Le indagini sono state condotte dai militari della Compagnia Carabinieri di Pioltello e dagli agenti dell’Ufficio Prevenzione Generale Soccorso Pubblico della Questura di Milano e sono poi confluite poi in un unico procedimento. Gli accertamenti , spiegano gli inquirenti in una nota, “hanno consentito di ricostruire gli episodi compiuti nei quali gli arrestati, avvicinando le vittime forti della superiorità numerica e delle minacce, si facevano consegnare denaro, gioielli e altri effetti personali”.
“Le giovani vittime, in tre casi, presso le Colonne di san Lorenzo e in piazza Vetra, a maggio 2021 – spiegano ancora le forze dell’ordine – sono state bloccate e colpite con pugni al petto e con schiaffi prima di essere derubate delle rispettive collanine d’oro. A luglio, infine, a Vignate (MI) due persone erano state avvicinate da due giovani, di cui uno armato, che avevano rubato loro denaro, auricolari e le chiavi dell’auto perché non li seguissero”.
Sono in corso ulteriori accertamenti per l’individuazione di eventuali complici e per valutare il coinvolgimento degli indagati in analoghi episodi delittuosi verificatisi nell’area metropolitana del capoluogo milanese.