Conversione ecologica e fraternità. A Lecco sfila la marcia della pace

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Bandiere arcobaleno, cartelli e striscioni: la marcia della pace

Centinaia di persone in centro Lecco

LECCO – Il messaggio richiama la “conversione ecologica” citata da Papa Francesco nella propria enciclica. Famiglie, ragazzi e componenti dell’azione cattolica, fra le vie del centro città, manifestano a centinaia nel pomeriggio di domenica: è la marcia della pace. 

Davanti a tutti ci sono i bambini dalle scuole del Lecchese, poi gli scout, le associazioni del territorio e i City angels. “Portiamo un messaggio di pace a tutto tondo” spiega don Andrea Lotterio, parroco di Malgrate, fra gli organizzatori dell’evento.

La manifestazione è iniziata nel primo pomeriggio al Politecnico con brevi video e testimonianze per riflettere tornando indietro nel tempo, nei Paesi più poveri del mondo: dal Burkina Faso alla Libia, alla strage di Srebrenica. “Fare memoria serve per evitare che alcuni fatti si ripetano – commenta il parroco -. Ma ci ricorda anche che il passato non è da relegare lontano nel tempo, ci sono sempre ripercussioni e collegamenti”.

In contemporanea i bambini e i ragazzi erano in municipio per incontrare il sindaco Virginio Brivio. “L’attenzione è ai piccoli gesti quotidiani, sottovalutati nella loro capacità di costruire quartieri, città e Paesi caratterizzati dalla pace” spiega ancora don Andrea.

Il punto d’incontro e teatro del flash mob, ispirato alla cura dell’ambiente, è in piazza Garibaldi. I sacchi dell’immondizia diventano palloni con cui giocare, l’appello finale, che si legge sui cartelli colorati, è a cambiare stile di vita.

In basilica l’ultimo momento di riflessione, con le testimonianze di tre operatori della Caritas. Il richiamo è alle altre caratteristiche della pace: riconciliazione, dialogo e fraternità.