Coronavirus, Gallera: “Meno ricoveri ospedalieri, 37 pazienti dimessi”

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La Regione fa il punto sull’emergenza Coronavirus. “I dati ci rincuorano”

Sono 216 i pazienti negli ospedali su 403 persone infette

MILANO – “I dati ci rincuorano, 37 persone sono state dimesse nelle ultime ore dai nostri ospedali”. L’assessore regionale alla Sanità, Giulio Gallera, ha fatto il punto con la stampa rendendo noti gli ultimi aggiornamenti sull’emergenza Coronavirus in Lombardia.

“Assistiamo ad una minore ospedalizzazione dei pazienti – ha proseguito Gallera – oggi sono 216 le persone ricoverate negli ospedali sulle 403 complessive risultate positive al virus”. Circa la metà quindi non è ricoverata in quanto portatrice asintomatica del virus.

L’assessore Giulio Gallera

Il trend è di decrescita: 126 erano stati i ricoveri il 25 febbraio in Lombardia, 44 e 39 nei giorni successivi.

La situazione più rilevante è all’ospedale di Crema dove sono attualmente in cura 60 pazienti sui 91 risultati positivi. “E’ la seconda area lombarda per numero di contagiati” ha spiegato Gallera ricordando che l’ospedale di Cremona è comunque di riferimento per l’area lodigiana.

Sala: “Presto per dire se le misure saranno prorogate”

In apertura di conferenza è intervenuto Fabrizio Sala, vice presidente, in sostituzione del governatore Attilio Fontana in auto isolamento.

Il vice presidente Fabrizio Sala

“Il sistema lombardo deve andare avanti – ha detto Sala – le misure prese sono state concertate con tutte le istituzioni a partire dal Governo. E’ presto per dire se saranno prorogate o meno, abbiamo però segnali positivi. Importante è capire che la vita continua, che dobbiamo convivere con questo virus”.

Sala ha poi annunciato la richiesta d’aiuto lanciata dalla Lombardia al Governo e all’Unione Europa: “La nostra regione sta pagando un impatto economico negativo per contenere il virus, in favore del resto dell’Italia e del mondo. Chiederemo sostegno al Governo e all’Europa chiederemo di poter attingere risorse dal fondo di solidarietà per le calamità naturali”.

“L’emergenza sia uno stimolo per rilanciare la Lombardia – ha concluso Sala – agli altri Paesi diciamo: non fate alla Lombardia e all’Italia ciò che non vorreste venisse fatto a voi”.