Dolore per la morte di Edgardo Benedetti, uno degli ultimi partigiani di Lecco

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Edgardo Benedetti

A soli 16 anni partecipò alla lotta contro i fascisti

“Mio padre mi disse ‘Fai bene, meglio con i partigiani che con i fascisti'”

LECCO – Avrebbe compiuto 93 anni tra pochissimi giorni, il prossimo 21 agosto. Edgardo Benedetti, di Acquate, è morto nelle scorse ore dopo essere stato ricoverato all’ospedale per alcuni problemi cardiaci. Con lui se ne va un pezzo di storia di Lecco e di quella lotta partigiana che tanto si spese sulle nostre montagna per liberare l’Italia dai fascisti.

Edgardo Benedetti, in occasione dell’intitolazione a Sandro Pertini del Centro Civico di Germanedo

Ancora lucidi e vivissimi i ricordi di quegli anni difficilissimi raccolti nell’intervista realizzata da Andrea Brivio, giornalista della nostra testata, nell’ambito del progetto “Noi, partigiani”, promosso dalla Presidenza nazionale Anpi con lo scopo di realizzare un archivio pubblico contenente interviste video alle ultime partigiane e partigiani viventi.

Edgardo Benedetti ricorda come fosse ieri, con la voce rotta dalla stessa emozione di allora, la decisione di combattere con i partigiani: “Allora non avevi scelta, o andavi in Germania o combattevi per la Repubblica di Salò. Avevo 16 anni anni quando dissi ai miei genitori che sarei andato con i partigiani: mia madre e mia sorella si misero a piangere e mio padre rimase un quarto d’ora con le mani nei cappelli poi mi disse ‘fai bene, meglio entrare nei partigiani che nei fascisti'”.

Nel 2016, Edgardo Benedetti insieme ad altri Partigiani partecipò alla cerimonia di intitolazione del centro civico di Germanedo a Sandro Pertini. In quell’occasione l’allora Prefetto Liliana Baccari aveva consegnato le medaglie a lui e ad altri otto partigiani. Fu proprio Benedetti, insieme all’artista Gianluca Perri, a scoprire la targa.

“Una cara persona, sempre disponibile e d’animo gentile – ha detto il presidente dell’Anpi Lecco Enrico Avagnina -. L’avevo visto lo scorso luglio quando era passato in sede per ritirare il libro di Gad Lerner ‘Noi, partigiani. Memoriale della Resistenza italiana’ da cui è nato il progetto dei video a cui aveva partecipato lui stesso. Sempre presente per molti anni è stato lui a portare la bandiera in occasione del 25 Aprile. E’ una perdita che ci rattrista molto”.