Droga e riciclaggio. In Regione, la commissione Antimafia vuole vederci chiaro

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Al via uno studio della commissione antimafia sul traffico di stupefacenti in Lombardia

“Fenomeno che si sta aggravando, insieme al riciclaggio del denaro provento delle vendite della droga”

MILANO – Unanime via libera in Commissione speciale Antimafia in Regione Lombardia alla richiesta presentata dal Vice Presidente Alex Galizzi di poter svolgere un’indagine conoscitiva sul “traffico di stupefacenti e sostanze psicotrope sul territorio lombardo, legato anche al riciclo dei proventi in denaro”. La proposta dovrà ora passare per all’Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale.

“Rilevata l’esistenza e l’aggravarsi del problema legato allo spaccio di stupefacenti e di sostanze psicotrope in combinazione con il ciclo del riciclaggio dei proventi derivanti dalla vendita – sottolinea la presidente della Commissione speciale Antimafia Monica Forte (M5S)- vogliamo attivare una indagine conoscitiva sul tema del traffico di droghe, con particolare riferimento alle organizzazioni mafiose che lo gestiscono e al ruolo delle forze dell’ordine, degli Enti Locali e delle strutture sanitarie, con l’obiettivo innanzitutto di ottenere una maggiore conoscenza del fenomeno sul territorio regionale e naturalmente per formulare proposte e individuare soluzioni finalizzate alla prevenzione e al contrasto”.

Monica Forte, presidente commissione speciale Antimafia  – Regione Lombardia

La relazione che accompagna la richiesta sottolinea come particolare urgenza emerga anche dal diffondersi di nuove sostanze riconducibili al mercato degli oppiacei sintetici e a nuovi stupefacenti di forte impatto sulla salute come il fentanyl.

“Appare pertanto più che mai opportuno – aggiunge Monica Forte – muovere azioni conoscitive e legislative in un momento in cui tali sostanze sono ancora poco note agli operatori e alle istituzioni, ma iniziano già ad avere una quota di mercato tra i consumatori dopo una forte diffusione negli Stati Uniti e sono già oggetto di forti investimenti da parte delle mafie”.

L’indagine conoscitiva si svilupperà su diversi punti:

  • verifica del contesto normativo di riferimento; acquisizione di tutta la documentazione disponibile a livello regionale in collaborazione con le Prefetture, i Comandi di Polizia Locale, i Comandi dei Carabinieri, le Questure ed i reparti speciali antidroga;
  • audizioni e consultazioni delle parti interessate ai fini dell’indagine conoscitiva, tra i quali si annoverano i Comandi di Polizia Locale di ogni città capoluogo, le ATS, le ASST, le strutture di supporto ai tossicodipendenti, la Polizia penitenziaria, i Comandi dei Carabinieri;
  • incontri con le scuole per verificare il grado di coinvolgimento dei minori nel sistema di spaccio e traffico di droga; incontro con i componenti dell’Assessorato alla Sicurezza;
  • ulteriori incontri con altri soggetti (istituzionali e non) che la Commissione riterrà opportuno convocare al fine di acquisire elementi utili all’indagine in oggetto, quali ad esempio “European Investigative Collaboration” sul tema dei nuovi oppiacei sintetici;
  • analisi della documentazione e relazione conclusiva.

L’indagine conoscitiva verrà realizzata nell’arco temporale di nove mesi dall’approvazione della deliberazione di autorizzazione adottata dall’Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale e non prevede costi finanziari.