E’ morta Clementina Corti, col marito diede vita alla Trattoria Mercato

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Tanti i ricordi legati allo storico locale di piazza XX Settembre

“Con mia mamma se ne va un pezzo di storia della città”

LECCO – “Un pezzo di storia di Lecco e della piazza XX Settembre che se ne va”. All’età di 94 anni è venuta a mancare Clementina Corti.

Per ricordarsi del Ristorante Trattoria Mercato bisogna avere i capelli grigi ma, proprio tra quelle mura, Clementina in sala e il marito Renato Colombo ai fornelli (aiutati dalla famiglia) hanno scritto una pagina importante della nostra Lecco.

Storie d’altri tempi, ricorda il figlio Pietro Colombo titolare della tabaccheria Corti di piazza XX Settembre.

La trattoria si trovava esattamente dove oggi c’è il Frigerio Wine Bar & Restaurant: “Purtroppo mio padre morì giovane, a 45 anni nel 1977, mia madre portò avanti l’attività fino al 1980/81 poi decise di vendere a Pierdomenico Frigerio (titolare di quello che sarebbe diventato uno dei caffè più frequentati del centro, ndr)”.

Originaria del rione di Acquate, Clementina Corti è stata una grande lavoratrice: “Come tutta la mia famiglia del resto… basti pensare che la trattoria era aperta dalle 5 del mattino fino alle 2.30 di notte. Era un luogo di ritrovo frequentatissimo: si mangiava, si giocava a carte, in cantina c’era il tiro a segno con carabina e proprio da noi ci fu la prima televisione di Lecco. Alla sera, dopo la cena, i mariti venivano a giocare a carte accompagnati dalle  proprie signore che si ritrovavano in una saletta a guardare la televisione”.

Sembrano passati secoli, ma stiamo parlando di poche decine di anni fa: “Ancor oggi mi capita che qualcuno, memore della buona cucina, cerchi ancora della Trattoria Mercato. Era un posto d’altri tempi, si mangiava bene ed era pieno da mattina a sera. Lì si è svolta la prima festa in maschera della città, ricordo i festeggiamenti per Santa Barbara ed era anche il luogo di ritrovo della Banda Manzoni“.

I tavoli “giravano”, era un posto da un centinaio di coperti solo a mezzogiorno. Poi si cominciava a giocare a carte, prima di preparare per la sera e poi ancora il gioco.

“Penso che l’happy hour l’abbiano inventato mio padre e il signor Buzzi, titolare della storica polleria dietro piazza XX Settembre: si ritrovavano alla trattoria a giocare a carte e lui portava qualcosa da mangiare, ricordo quando arrivava con le zampe di gallina”.

Gli aneddoti si sprecano (“potrei scrivere un libro”): “Era una famiglia, più che un locale – continua con orgoglio il figlio Pietro -. La cucina era a vista e proprio accanto c’era un tavolo: quello era il più gettonato, in una serata giravano più di venti persone, perché la gente voleva mangiare chiacchierando con mia mamma e mio papà. Oltre alla trattoria, poi, c’erano alcune camere: divisi tra maschi e femmine trovavano spazio tre infermiere, in città per lavoro, e tre studenti, di solito provenienti dalla Valtellina. Capitava molto spesso che mia madre avesse anche il compito di andare a parlare con i loro professori”.

A pensarci viene da sorridere eppure una volta era così. E Clementina Corti, con la sua Trattoria Mercato, ha contribuito a dare un volto alla nostra città, un volto che oggi resta in qualche lontano ricordo o nell’immagine di una preziosa fotografia in bianco e nero.

I funerali saranno celebrati domani, mercoledì 7 agosto, alle ore 14.30 nella basilica di San Nicolò a Lecco. Clementina Corti lascia i figli Emiliana con Alberto e Pietro con Daniela, i nipoti Renata con Marco, Angela, Marco e Luca e il pronipote Tommaso.