E’ morto all’età di 81 anni monsignor Luigi Stucchi: fu direttore del Resegone

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Monsignor Luigi Stucchi
Monsignor Luigi Stucchi

I funerali il 23 dicembre, alle 10, nel Duomo di Milano

L’Arcivescovo Delpini: “Perdo un collaboratore prezioso”

LECCO – E’ morto all’età di 81 anni monsignor Luigi Stucchi, storico direttore del Resegone di Lecco, dal  1973 al 1986, nonché vescovo emerito della Diocesi di Milano e già vicario a Valmadrera.

Monsignor Stucchi si è spento alle 4 di questa notte all’ospedale San Raffaele di Milano, vescovo ausiliare emerito della Diocesi era nato a Sulbiate (MI) il 17 agosto 1941 e ordinato presbitero il 28 giugno 1966. Svolse le prime esperienze come vicario parrocchiale a Valmadrera (LC) e Lecco e nella città manzoniana, dal 1973 al 1986, ha ricoperto anche la carica di direttore del settimanale cattolico “Il Resegone”. Dal 1986 al 2003 è stato parroco a S. Stefano Protomartire di Tradate (VA) e dal 1989 al 2003 decano del decanato Tradate.

Nominato nel 2003 e fino al 2012 vicario episcopale della Zona II (Varese), Monsignor Stucchi è stato ordinato vescovo ausiliare della Diocesi il 5 giugno 2004. Da quello stesso anno, e fino al 2022, è stato presidente dell’Istituto Superiore di Studi Religiosi Beato Paolo VI, presso Villa Cagnola a Gazzada Schianno (Va), dove risiedeva dal 2012. Ha ricoperto inoltre vari incarichi come vescovo delegato per la Conferenza episcopale lombarda negli ambiti della pastorale scolastica, della scuola cattolica e della formazione permanente del clero. Tra i suoi ultimi incarichi diocesani, dal 2012 al 2020, quello di vicario episcopale per la vita consacrata. Il 30 aprile 2020 è divenuto vescovo emerito.

Monsignor Luigi Stucchi
Monsignor Luigi Stucchi

I funerali verranno celebrati nel Duomo di Milano venerdì 23 dicembre, alle ore 10, presieduti dall’Arcivescovo Mario Delpini. Alle 15 si svolgerà una seconda celebrazione a Tradate, nel cui cimitero la salma verrà tumulata. Sempre a Tradate nella chiesa parrocchiale Santo Stefano, sarà aperta da domani pomeriggio la camera ardente.

“Con la morte di Monsignor Luigi Stucchi perdo un collaboratore prezioso: ha vissuto tutta la sua vita con la dedicazione al servizio della Chiesa di Milano, con un impegno che è stato apprezzato dai miei predecessori – ricorda l’Arcivescovo – . Per me è stato particolarmente importante per la pronta disponibilità a condividere la sua esperienza, la sua sapienza spirituale, la conoscenza delle persone: insomma il frutto di una vita, offerto in dono per il mio servizio alla Chiesa Ambrosiana. Riceva ora il premio d’amore dal Signore che ha amato e da tutte le persone che lo hanno avuto amico, maestro, guida”.

A ricordare Monsignor Stucchi è anche il valsassinese Riccardo Benedetti, oggi consigliere comunale a Introbio, nonché direttore della Sagra delle Sagre e presidente dell’Asd CSC Cortenova: “Conobbi Don Luigi quando, sul finire degli Anni ’70, iniziai a collaborare dalla Valsassina con quella fucina di grandi giornalisti che fu Il Resegone. Una redazione straordinaria che lui guidava con saggezza e lungimiranza, comunicando valori e dispensando consigli che ancora oggi fanno parte del mio bagaglio culturale. L’ho salutato un’ultima volta lo scorso dicembre quando officiò il funerale di Raffaele Colombo ed è stato per me un onore essere riconosciuto e salutato come un vecchio amico a distanza di così tanti anni”.

Ed è proprio agli anni vissuti nella redazione del Resegone che va con la memoria Luigi Gasparini, della cooperativa Solleva, altro caro amico di monsignor Stucchi: “Mi mancherà tanto la sua proverbiale saggezza. L’ho conosciuto all’inizio quando ho iniziato a collaborare con il Resegone. Era un direttore molto serio e severo. Ci spronava ogni volta a fare meglio”.  Era l’inizio degli anni Ottanta e da lì sarebbe nata un’amicizia destinata a durare più di 40 anni. “All’inizio gli davo del lei, poi, con il passare del tempo, è venuto naturale darsi del tu. E’ stato lui a celebrare il mio matrimonio e il rapporto è rimasto saldo con lo scorrere degli anni”.

La visita alla Rocchetta di Airuno

Nel 2015 aveva fatto visita all’housing casa della provvidenza gestita dalla cooperativa Solleva alla Rocchetta di Airuno mentre cinque anni fa era passato a trovare Gasparini allo Stallazzo, approfittando dell’occasione anche per farsi accompagnare da Fiorenzo Mandelli in una visita guidata al santuario della Rocchetta.

Un uomo di grande cultura e di profonda saggezza, un grande oratore. Anche negli ultimi tempi andavo a trovarlo all’istituto dove era ricoverato, trascorrendo dei momenti insieme e condividendo il pranzo. Ci saremmo dovuti vedere anche ora prima di Natale, poi per una serie di circostanze non siamo riusciti a organizzare fino a che oggi è arrivata questa terribile notizia. Riposa in pace, nelle mani di Dio, caro amico”.

La visita al Santuario della Rocchetta di Paderno d’Adda

“Desidero ricordare con gratitudine la disponibilità, l’impegno e la dedizione con i quali Mons. Luigi Stucchi svolse il suo incarico per ben 13 anni nella nostra città mettendo a disposizione le sue doti umane per rilanciare lo storico settimanale quale strumento di comunicazione culturale e sociale ma soprattutto di dialogo pastorale – ha detto il Sindaco di Lecco Mauro Gattinoni -. L’Amministrazione comunale esprime la vicinanza ai cari di Mons. Luigi Stucchi, a tutti i fedeli della Comunità di San Nicolò e alla grande famiglia de “Il Resegone””.

Al cordoglio si aggiunge anche il sindaco di Valmadrera, Antonio Rusconi: “Oltre a sottolineare il dolore e la partecipazione di tutta la comunità di Valmadrera, è stato per me e per tanti di noi, ragazzi e giovani di allora, una guida non solo spirituale, senza dimenticare i quattordici anni come direttore del settimanale cattolico ‘Il Resegone’, ambito che tra l’altro ha rappresentato il mio primo ‘lavoro’. Proprio alla sua attività di giornalista, ai suoi articoli soprattutto a difesa della vita, era uscito negli anni scorsi un bel libro ‘Per la vita sempre’, simbolo di una fede limpida ma sempre aperta al dialogo, come nella lunga telefonata di circa un mese fa, sereno nell’affrontare le prove della malattia, come può esserlo solo chi ha la certezza della Verità.  È stato molto presente e vicino nei momenti di dolore alle persone che aveva conosciuto a Valmadrera, individuando sempre le caratteristiche del bene che ognuno, nel suo ruolo, aveva fatto, per cui era diventata tradizionale l’ incontro e la visita per le feste natalizie e per il suo compleanno, il 17 agosto”.