Falghera commossa per la morte di Agostino, fiori sulla sua sedia

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Agostino Locatelli e il suo fido Barabba

Si è spento Agostino Locatelli, “gigante buono” di Falghera

Dalla sua seggiola, ogni giorno, accoglieva gli abitanti del rione con un saluto e un sorriso

LECCO – Per tutti era il “custode” di Falghera, perché da quella seduta su via ai Poggi trascorreva intere giornate all’ombra di una pianta, guardando la gente e le auto passare e per tutti aveva un saluto, quel ‘Ciao!’ vigoroso che oggi tanto manca agli abitanti della frazione.

Agostino Locatelli, ‘Gostino come lo chiamavano in molti o semplicemente Ago, è stato salutato per l’ultima volta sabato mattina ai funerali che si sono svolti nella chiesa di Acquate. Aveva 79 anni ed era uno degli ultimi eredi della tradizione agricola di Falghera oltre che nipote degli storici fondatori del rifugio Marchett.

“Era un ‘gigante buono’ e aveva un sorriso per chiunque – lo ricorda Giuliana Tizzoni – era uno dei pochi contadini ancora rimasti ed era sempre disponibile ad accompagnare i bimbi per vedere gli animali da cortile che teneva, conigli, galline… per questo era considerato un po’ il nonno di tutti”.

“Negli ultimi anni, sopraggiunta l’età, aveva smesso con il lavoro – prosegue Giuliana – ed abitando da solo aveva trovato un modo per stare sempre in compagnia, sedendosi sul guardrail a lato della strada, scambiando quattro chiacchiere o un semplice saluto con quanti passavano da lì. Poi aveva messo una seduta per essere più comodo ed una gomma da carriola come poggiapiedi”.

“Il primo ‘Ciao!” del mattino era quello di ‘Gostino – racconta un’altra residente di Falghera, Alessandra Negri – così come al ritorno era lui ad accoglierti per primo al rientro verso casa”.

Agostino con il suo cucciolo Ercole

Quella seduta, nel tempo è stata ulteriormente migliorata grazie al contributo e piccoli pensieri di vicini e residenti. C’è chi ha portato un cuscino, chi un rivestimento anti-pioggia. Agostino se ne stava lì seduto con il suo fido Barabba a fargli compagnia fino a poco tempo fa. L’anziano cane lo ha lasciato prima del tempo e al suo posto aveva da poco preso un cucciolo, Ercole, di cui era molto fiero. Lo portava spesso anche al Bar Vitali e da Giovannella dove tutti lo conoscevano.

E quando d’inverno Agostino non c’era su quella seduta, prendeva il suo posto un pupazzo di Babbo Natale e poi della Befana in epifania. “Era una presenza abituale, mite e silenziosa ed ora che è venuta mancare si fa sentire questo silenzio” dice Alessandra.

Fiori lasciati sulla seduta di Agostino

Ed è stata proprio la sua mancanza su quella sedia, nei giorni scorsi, a mettere in allarme vicini e abitanti del quartiere. Preoccupati hanno suonato alla porta della sua abitazione ma non hanno avuto risposta, pur vedendo una luce accesa in casa. E’ stata quindi allertata la sorella Anna che da Erba è giunta con il doppione della chiavi. La porta si è aperta ma Agostino se ne era già andato, silenziosamente, senza disturbare nessuno.

Falghera lo ha ricordato venerdì’ sera con un partecipato rosario e fiori sono stati deposti là sulla sua seduta, insieme ad un cartello “Ciao Agostino” , l’affettuoso saluto che tutti gli abitanti della frazione gli hanno voluto ricambiare.

Il disegno di un bimbo del quartiere in omaggio al ‘gigante buono’ scomparso