Fase 2, Conte: “In Italia serve una stagione intensa di riforme”

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Il premier: “Ora è il momento di convivere con il virus, ma ciò che dovremo avviare è anche un’intensa stagione di riforme”

“Non ripartiamo se non sulle imprese, ecco perché serve un poderoso sostegno”

LECCO – “Ora è il momento di convivere con il virus, nelle prossime settimane dobbiamo gettare le basi per la ripartenza del paese. Quella che serve è una stagione intensa di riforme per cambiare radicalmente tutto quello che, da tempo, non va in questo Paese. Io e la mia squadra di ministri non ci tireremo indietro, continuiamo a combattere, in Italia e in Europa”.

Lo ha dichiarato il premier Giuseppe Conte domenica sera nel suo discorso al paese sulla cosiddetta Fase 2, di ripartenza, dopo quasi due mesi di lockdown a causa del Coronavirus.

Le misure economiche

“Stiamo ovviamente lavorando sulle misure economiche – ha detto Conte – fin qui è stato compiuto uno sforzo enorme: da marzo sono arrivate 109 mila domande all’Inps per il reddito di cittadinanza e il bonus cittadinanza. Abbiamo liquidato 3 milioni e mezzo in bonus da 600 euro per lavoratori autonomi, professionisti, Co.co.co, agricoli e altri. Alcuni attendono ancora, mi scuso personalmente: stiamo parlando di 11 mila domande, compresa la cassa integrazione, è una situazione senza precedenti. In tempi normali questa mole di lavoro sarebbe stata processata dall’Inps in 5 anni”.

“Il paese non riparte se non sulle imprese”

Conte ha proseguito “misure importanti sono allo studio per potere intervenire, abbiamo pronto un decreto da 55 miliardi più altri fondi per autonomi, aiuti concreti per categorie e fragili. La nostra ripresa parte da un sostegno poderoso all’attività di impresa, non ci servono più sussidiati ma più occupati. C’è moltissimo da fare, stiamo preparando un altro decreto, che ho ribattezzato ‘Sblocca paese’. Penso a settori come il turismo, che da solo costituisce fino il 15% del Pil Nazionale e che non riuscirà a rimediare presto ai danni e ai pregiudizi che sta subendo – ha detto Conte – non lasceremo soli gli operatori”.

Recovery Fund, Conte: “Possibile grazie al Sistema Italia”

“In Europa – ha proseguito il premier – è stato affermato un principio importante: serve una reazione unanime e precisa a questa emergenza. Il Recovery Fund è strumento innovativo che offrirà ai paesi più colpiti, tra cui, purtroppo, il nostro, di percorrere una strada più rapida verso la ripresa, nel segno della solidarietà. Abbiamo fatto un lavoro di squadra con altri 8 paesi europei, se l’Italia non avesse proposto queste condizioni con forza non avremmo però raggiunto questo risultato. E’ stato il Sistema Italia a sollecitare e ottenere questa risposta. Io sono la punta di questo sistema – ha detto poi Conte – ma se non avessimo dato questa prova di carattere e dignità non ce l’avremmo mai fatta a conseguire questo risultato. E’ stato un importante passo avanti, ora però dobbiamo arrivare al traguardo, ovvero tradurre la volontà politica di introdurre questo strumento in conferma in termini di lavoro tecnico: dobbiamo cioè riempire di consistenza economica il fondo, bilanciarlo, evitare che si crei più debito pubblico e offrirlo subito nella disponibilità dei paesi colpiti” ha concluso.