Isis. Dopo l’attentato di Vienna, si alza l’attenzione anche a Lecco

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Il rischio terrorismo al centro della riunione di ieri in Prefettura a Lecco

Analisi sugli obiettivi più esposti, rafforzamento della vigilanza

LECCO – Prima Nizza, poi Vienna: anche in Italia dopo gli ultimi attentati terroristici si alza l’attenzione delle autorità e pure a Lecco, territorialmente non nuova al fenomeno dell’estremismo islamico ( con inchieste e gli arresti del 2016), l’argomento è stato trattato nella riunione di ieri del Comitato provinciale dell’ordine e la sicurezza pubblica presiduto dal prefetto Castrese De Rosa.

Nel corso dell’incontro, a cui hanno partecipato i referenti delle forze dell’ordine locali, “si è proceduto ad un’analisi congiunta dei profili di rischio a livello territoriale – spiegano dalla Prefettura – nonché all’individuazione dei siti e degli obiettivi maggiormente esposti”.
“In proposito – prosegue la nota del prefetto – è stato disposto un rafforzamento dei servizi di vigilanza e controllo del territorio a carattere generale, nonché il potenziamento delle misure a tutela degli obiettivi e dei siti ritenuti a rischio. A tal proposito si è convenuto di procedere ad un aggiornamento del Piano provinciale antiterrorismo per verificarne la rispondenza alle attuali esigenze di contesto”.

Al Comitato, presieduto dal Prefetto Castrese De Rosa, hanno partecipato il Vice Sindaco di Lecco Simona Piazza, il Presidente della Provincia Claudio Usuelli, il Questore Alfredo D’Agostino, il Comandante provinciale dell’Arma dei Carabinieri Igor Infante, il Comandante provinciale della Guardia di Finanza Paolo Cussotto, il Direttore della Casa circondariale di Lecco Antonina D’Onofrio.

Il prefetto ha infine evidenziato l’importanza della riunione per affinare il coordinamento e gestire armonicamente il contenimento della situazione epidemiologica nel territorio provinciale. Ha altresì sottolineato l’importanza del rispetto di ogni misura necessaria a garantire la salute e la sicurezza dei cittadini attraverso comportamenti responsabili, come già avvenuto nella prima fase emergenziale.