L’albergo e il locale in odore di mafia. “Infiltrazioni?” I titolari replicano

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Cadorna 20 (ex Chakra) poi Tabularosa, cambia nome e gestione ma per gli inquirenti resta il rischio di mafia

La Lungolago srl replica al provvedimento: “Forse perché abbiamo riassunto i vecchi dipendenti”

LECCO – Cambiano i nomi e le insegne ma non cambiano le sorti: Chakra, Cadorna 20 e infine Tabularosa, lo stesso locale, diverse gestioni e la chiusura, per ben due volte, dopo un’interdittiva antimafia per sospette infiltrazioni della malavita.

Venerdì la Prefettura ha annunciato il provvedimento nei confronti della Lungolago Srl, fondata nel 2013 in concomitanza con la ristrutturazione dell’hotel Giordano che poi diventa HLL.
Nel 2017 all’attività alberghiera si aggiunge quella ristorativa inaugurando il ristorante Tabula Rosa nei locali attigui rimasti liberi dopo la chiusura del ristorante Chakra nel frattempo rinominato in Cadorna 20.

Secondo gli investigatori che hanno realizzato l’istruttoria, non si sarebbe pero’ esaurito quel filone che in passato aveva portato in passato alla chiusura del locale e che condurrebbe a possibili legami con la ‘ndrangheta lecchese dei Coco-Trovato.

L’ex Chakra, di proprietà della società Laureande srl, era stato ceduto nel 2017 alla Cadorna 20 srl che ne aveva modificato il nome adottando quello della società. Lo stesso anno la Laureande, che aveva in gestione anche il Caffé Cermenati, era stata raggiunta dal provvedimento interdittivo che ha imposto a giugno la chiusura del bar affacciato all’omonima piazza del centro Lecco. Nell’agosto del 2017 era arrivata l’interdizione e la chiusura anche per il Cadorna 20.

Il Caffé Cermenati resta chiuso

Entrambe le attività hanno poi riaperto con un cambio di gestione. I controlli però non si sono fermati e nel dicembre del 2019 il Caffé Cermenati, in quel momento in capo alla Cucumber S.r.l.s, ha riabbassato la serranda per sospetti legami con la mafia.

“Rischio di infiltrazioni? Solo per i vecchi dipendenti che abbiamo riassunto”

Gli ospiti, soprattutto stranieri, vanno e vengono venerdì pomeriggio dall’Hotel LungoLago. Alla reception il personale dice di non sapere nulla di eventuali chiusure, anzi si prosegue con i check-in. La notifica ufficiale dovrebbe arrivare nelle prossime ore dicono dal Comune, al massimo lunedì, per mano della Polizia Locale.

Nel frattempo dalla Lungolago srl, attraverso una nota diffusa da Massimiliano Coppolecchia, socio maggioritario, replica al provvedimento:

“Al momento è necessario precisare solo i seguenti aspetti – scrivono dalla società – che il provvedimento, di natura cautelare, è stato emesso a distanza di 30 mesi dall’apertura del Ristorante Tabula Rosa e che il presunto rischio di infiltrazioni è quindi presente dall’apertura del locale in quanto a crearlo sarebbero i dipendenti che lavoravano per la gestione precedente e che noi abbiamo sin da subito reintegrato non solo perché erano rimasti senza lavoro ma quanto perché rappresentavano, e i risultati l’hanno abbondantemente dimostrato, un vero valore aggiunto per l’attività ristorativa”.

“L’attività di ristorante e anche quella alberghiera – tengono a ribadire i proprietari – sono ancora aperte”.