Laorca in lutto per la morte di Giuliano Lombardini storico commerciante

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Giuliano Lombardini
Giuliano Lombardini

Aveva aperto l’alimentari di corso Monte Ortigara nel 1963 poi chiuso il 31 dicembre del 1989

I funerali si svolgeranno lunedì, alle 15.30, nella chiesa parrocchiale dei Santi Pietro e Paolo di Laorca

LECCO – Giuliano Lombardini, storico commerciante del rione lecchese di Laorca, se n’è andato ieri, venerdì, all’età di 83 anni, traguardo che aveva festeggiato poche settimane fa insieme alla moglie Giuseppina (Pina), ai 5 figli: Paola, Nicoletta, Monica, Luca, Franco e i suoi 16 nipoti.

“Era un uomo capace di godere delle cose semplici della vita, con forti principi e grandi valori morali – raccontano i 5 figli – valori che ha saputo trasmettere a noi prima e ai suoi 16 nipoti poi… a tutto il suo branco come lo chiamava lui. E lui, ‘il capo branco’ nel momento del bisogno c’era sempre, forte e con un grande cuore, pronto a dare senza chiedere nulla in cambio”.

Giuliano Lombardini e nipoti
Giuliano Lombardini con la moglie Pinuccia attorniati dai nipoti in occasione dei recenti festeggiamenti per il suo 83° compleanno

Chi ha conosciuto Giuliano conosceva molto bene anche il suo carattere e il suo spirito allegro. Un uomo con la battuta sempre pronta e quel modo giocoso, esuberante ed ottimistico di prendere la vita che dovremmo un po’ tutti imparare ad avere.

Giuliano Lombardini ha lavorato per quasi 30 anni nella sua bottega di alimentari posta lungo corso Monte Ortigara a Laorca, aperta il 13 settembre del 1963 fino al 31 dicembre 1989 quando decise di abbassare le serrande. Al suo fianco la moglie Giuseppina con la quale convolò a nozze il 4 novembre del 1964. E’ sempre stato un uomo dallo spirito umile ma “tosto” determinato e fiero di ciò che aveva costruito, partendo da zero con le sue forze.

Andare a fare la spesa “dal Giuliano” era come entrare in un piccolo teatro. Giuliano, con la sua parlantina e i suoi modi di fare, sapeva ben orchestrare ogni situazione, sempre spalleggiato (e rimbrottato all’occorrenza) dalla moglie attenta e precisa.

“Dal Giuliano”, come si usava dire a Laorca, si sapeva a che ora si entrava in negozio per fare la spesa, ma non a che ora si usciva. Del resto quella bottega, come molte a quei tempi, non aveva solo uno scopo commerciale, ma in un certo qual modo svolgeva anche una mansione sociale e comunitaria. Dal Giuliano non si acquistava e basta, ma si dialogava sugli argomenti più svariati, e poi c’erano le semplici e sane quattro chiacchiere di paese, utili per strappare un sorriso e rendere la giornata meno pensante.

La vita in bottega richiedeva rinunce e sacrifici ma, dietro al bancone, Giuliano e Pina ogni giorno accoglievano i clienti con un sorriso facendoli sentire unici e speciali e dispensando loro consigli sulla merce migliore. La vita era come se la gustassero una fetta alla volta, giorno dopo giorno… una dopo l’altra, come se fosse il prosciutto più buono di sempre. Giuliano diceva che i suoi pacchetti di salumi erano speciali, perché dentro c’era l’amore per quello che faceva.

Giuliano Lombardini
Giuliano Lombardini fotografato mentre era impegnato ad affettare prosciutto nella sua bottega di alimentari a Laorca

“Nostro padre – proseguono i figli – è sempre stato orgoglioso del suo lavoro e ancor oggi, quando andava a fare la spesa, non perdeva occasione per raccontare la sua storia ed elargire qualche consiglio al banconiere di turno… ‘chèl salàm l’è, se tajà mia inscé. Scultem’ (quel salame lì, non si taglia così. Ascoltami)”.

Tutti a Laorca lo ricordano come un uomo di buon cuore e lo dimostrava anche nei gesti più semplici, come quando c’erano le gite dei bambini della vicina scuola elementare Pio XI o dell’oratorio, la voce correva in paese: “Domani Giuliano apre prima, così possiamo prendere i panini”.

Giuliano aveva anche una grande passione per il calcio, tifosissimo dell’Inter, in gioventù aveva giocato nella squadra dell’oratorio come portiere e successivamente ebbe modo di partecipare a qualche torneo, come il mitico Sant’Angelo che si svolge a Laorca il giorno di Pasqua e il Lunedì dell’Angelo.

Appassionato anche di sci è stato cofondatore e socio della SIIM (Società Impianti Invernali Morterone) nata il 22 settembre del 1970 con la quale vennero realizzati i due mitici skilift di Morterone rimasti in funzione per quindici anni, fino all’inverno del 1985 – 1986 quando vennero chiusi definitivamente.

Legato alle sue radici, amava il suo paese, la sua casa, la sua famiglia che era il centro del suo mondo, il suo grande orgoglio a cui ha lasciato tutto il suo amore per la vita e un esempio da seguire.

Lunedì 23 maggio, alle ore 15.30, Laorca saluterà non solo uno storico commerciante, ma anche un amico, stringendosi al dolore dai famigliari in occasione dei funerali celebrati nella chiesa parrocchiale dei Santi Pietro e Paolo.