Lecco piange il ‘decano’ dei notai: Teodoro Berera, aveva 93 anni

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notao teodoro berera
Il notaio Teodoro Berera

Si è spento lo storico notaio Teodoro Berera

Di origine premanese, era un professionista stimato: “Un vero punto di riferimento per il mondo notarile lecchese”

LECCO – Si svolgeranno martedì mattina, alla Basilica di San Nicolò, i funerali di Teodoro Berera, storico notaio lecchese, scomparso all’età di 93 anni.

Premanese di origine e residente a Lecco, aveva iniziato l’attività notarile nel 1957 e e l’ha proseguita fino al 2003 quando è stato dispensato per raggiunti limiti di età, a 75 anni. Gli spazi dove era collocato il suo studio al civico 7 in via Cattaneo hanno ospitato negli anni seguenti il notaio Ettore De Marchio, anch’esso scomparso, e successivamente il notaio Federica Croce.

Padre di cinque figlie (Antonella, Federica, Paola, Giuditta  e Letizia) Berera era rimasto da poco vedovo della moglie Emma, scomparsa nei mesi scorsi.

Nonno, bisnonno ma soprattutto un professionista da sempre stimato sia in città che al suo paese nativo, Premana, dove Berera era proprietario di una casa all‘Alpe Barconcelli. Proprio in quella località la famiglia organizzava ogni cinque anni una celebrazione dedicata al Crocifisso della chiesetta del Pescegallo che si concludeva con un momento conviviale.

Negli ultimi tempi il notaio per raggiungere la località in quota, impossibilitato dalla vecchiaia, si faceva accompagnare in elicottero insieme ai familiari e conoscenti.

“Doro era il nostro decano – sottolinea il collega Massimo Sottocornola, presidente del collegio notarile Como Lecco – aveva iniziato la sua attività alla fine degli anni Cinquanta, in periodo importante per l’Italia e in pieno boom economico, accompagnando tante generazioni di famiglie, da Lecco alla Valsassina, in quei momenti importanti della vita in cui è presente la figura del notaio”.

Una figura di riferimento per i notai lecchesi: “Non c’è provenienza senza che non ci sia un suo atto, questo per far capire quanto è stata importante la sua attività – prosegue Sottocornola – per tanti anni è stato consigliere del nostro collegio ma soprattutto è stato un esempio per il mondo notarile della nostra generazione”.