Maltempo, vertice in Prefettura: “Chiederemo lo stato di emergenza”

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All’incontro anche il capo dipartimento della Protezione Civile Nazionale Angelo Borrelli e l’assessore regionale Foroni

Nel pomeriggio sorvolo in elicottero delle zone colpite dall’emergenza

LECCO – “Dopo la conta dei danni avvieremo le procedure per richiedere lo stato di emergenza”. Lo ha annunciato l’assessore al Territorio e Protezione Civile di Regione Lombardia Pietro Foroni, durante il vertice che si è svolto questo pomeriggio, giovedì, in Prefettura, per fare il punto sull’emergenza maltempo che ha colpito la Valsassina e l’alto lago.

Da sinistra Mauro Artusi, sindaco di Primaluna, Elide Codega, sindaco di Premana e Martino Colombo, sindaco di Pagnona

Presenti i rappresentanti degli enti coinvolti nel coordinamento delle operazioni di soccorso e i sindaci dei comuni di Premana, Primaluna e Pagnona.

Il vertice in Prefettura

All’incontro c’era anche il capo dipartimento della Protezione Civile Nazionale Angelo Borrelli, che insieme al Prefetto Michele Formiglio, ha effettuato un sorvolo in elicottero delle aree colpite dalla violenta ondata di maltempo. Durante il vertice verrà tracciato il quadro della situazione che permetterà anche di fare una conta dei danni, al termine della quale Regione intende chiedere al Governo lo stato di emergenza.

Angelo Borrelli

“Stiamo lavorando alacremente nei luoghi colpiti dalle esondazioni – ha dichiarato il capo dipartimento della Protezione Civile Nazionale Borrelli – colgo l’occasione per ringraziare tutti gli operatori e i volontari impegnati nelle operazioni di soccorso: hanno dimostrato ancora una volta il loro valore”.

La diga Enel di Pagnona dall’alto

Sotto controllo la diga Enel di Pagnona, osservata speciale nella giornata di ieri: “La diga ha dato parecchie preoccupazioni – ha spiegato Borrelli – le forti piogge degli ultimi giorni hanno riempito di materiale l’invaso, situazione che ha fatto temere per un’eventuale tracimazione. Per questo motivo è stata aperta, per evitare conseguenze peggiori”. L’apertura della diga ha creato un’ondata anomala di acqua: a pagarne le conseguenze l’abitato di Dervio, inondato dal torrente Varrone, esondato. Oltre 600 persone sono state evacuate per sicurezza, poi fatte rientrare in serata.

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La diga ora è sotto controllo, come ribadito, resta da chiarire se, come denunciato dal sindaco di Dervio Stefano Cassinelli, sia stata aperta senza dare effettiva comunicazione al comune rivierasco: “Questo verrà verificato – ha detto il Prefetto Formiglio – ora la priorità è ripristinare le condizioni di sicurezza per permettere agli sfollati (ancora 300 tra Primaluna e Premana, ndr) di fare rientro nelle proprie case”.

Il Prefetto Formiglio

Delicata la situazione anche a Cortabbio di Primaluna dove quasi 200 persone sono state evacuate dopo l’esondazione dei tre torrenti affluenti al Pioverna: domani mattina, venerdì, alle ore 6, la Strada Provinciale 62 della Valsassina verrà riaperta.

L’assessore Foroni

L’emergenza è rientrata, ma nei paesi colpiti (Pagnona, Premana, Primaluna e Dervio) ci vorrà del tempo perché la situazione torni alla normalità. “Il bel tempo di questi giorni sta aiutando – ha commentato Foroni – ma anche questo repentino cambio di clima ci fa capire come il nostro territorio sia particolarmente fragile da questo punto di vista. Il problema del dissesto idrogeologico è più che mai concreto, Regione ha ricevuto dal Governo 90 milioni di euro da investire, nei prossimi tre anni, su questo fronte. L’attenzione è alta, non lasceremo il lecchese solo”.