Metastasi, l’ex consigliere Palermo condannato per mafia

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Ernesto Palermo

Metastasi, in Appello-bis è associazione mafiosa

L’ex consigliere comunale lecchese Ernesto Palermo condannato a 10 anni e 4 mesi

LECCO – Associazione a delinquere a stampo mafioso: la dura sentenza è arrivata ieri pomeriggio, lunedì, alla Corte d’Appello di Milano per Ernesto Palermo, Alessandro Nania e Claudio Bongarzone, tre imputati dell’inchiesta Metastasi per infiltrazioni mafiose sul territorio lecchese. Palermo, Nania e Bongarzone sono stati condannati rispettivamente a 10 anni e 4 mesi, 7 anni, 9 mesi e 10 giorni e 7 anni.

L’Appello-Bis

Il caso era ‘tornato’ alla Corte d’Appello dopo che, nel 2017, la Cassazione, su ricorso del pubblico ministero, aveva rinviato la causa per la riqualificazione del reato associativo. In quella sede la prima sentenza, che aveva derubricato l’accusa più pesante, quella del sodalizio mafioso, era stata annullata.

Ernesto Palermo

L’iter processuale

Palermo, Nania e Bongarzone erano infatti già comparsi di fronte alla Corte d’Appello, che li aveva giudicati estranei all’associazione mafiosa sgominata dall’inchiesta Metastasi. Inchiesta nella quale, come si ricorderà, erano finiti, tra gli altri, anche Mario Trovato (condannato lo scorso anno in Cassazione a 15 anni e mezzo di carcere) e l’ex sindaco di Valmadrera Marco Rusconi (condannato a due anni di reclusione per turbativa d’asta). Nel 2014, quando scoppiò il caso Metastasi, Palermo, (che è stato consigliere comunale a Lecco), Nania e Bongarzone, a differenza degli altri imputati, avevano scelto il rito abbreviato (in caso di condanna, concede lo sconto di un terzo della pena, ndr): in primo grado, nel 2015, l’ex politico lecchese era stato condannato a 6 anni e 8 mesi, sentenza confermata poi in Appello l’anno successivo.

Pene inasprite

Lo ‘schiaffo’ per i tre imputati è arrivato in Appello-Bis. I giudici hanno decretato l’esistenza del reato di associazione a delinquere con l’aggravante di stampo mafioso. Severo l’inasprimento delle pene per i tre imputati, con Ernesto Palermo condannato da 6 anni e 8 mesi a 10 anni e 4 mesi.