Morte di Jennifer, il 19enne proprietario dell’auto denunciato per sottrazione di minore

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La denuncia era stata sporta dalla madre della 13enne morta nel tragico schianto

Ai domiciliari il conducente dell’auto, esclusa per il momento l’aggravante della guida sotto effetto di stupefacenti

LECCO – Il proprietario della Bmw che all’alba dello scorso 10 gennaio si è schiantata sulla Sp72 ad Abbadia, portando al grave ferimento e, dopo 6 giorni, alla morte della giovanissima Jennifer Alcani, è iscritto nel registro degli indagati per sottrazione di minore. A confermarlo il Procuratore Ezio Domenico Basso che questa mattina, presso il Comando Provinciale dei Carabinieri di Lecco, ha dato alcuni aggiornamenti sul caso.

La denuncia era stata sporta dalla madre di Jennifer, Graziella Danca, sicura che quella sera la figlia fosse stata convinta dai due giovani ad uscire nel cuore della notte. Verso le 5, dopo una folle corsa lungo la Statale 36, il tragico schianto, costato la vita alla 13enne.

Per la sua morte è indagato Massimo F., 23 anni compiuto lo scorso 28 gennaio, da venerdì pomeriggio agli arresti domiciliari per omicidio stradale. Una misura cautelare richiesta dalla Procura “per la sussistenza dei presupposti a reiterare il reato” come spiegato dal Procuratore capo, accolta da Giudice per le Indagini Preliminari Salvatore Catalano che venerdì mattina ha sentito il giovane nell’interrogatorio preventivo, durato circa due ore. Esclusa, almeno per il momento, l’aggravante della guida sotto effetto di sostanze stupefacenti: le analisi del sangue e delle urine del conducente hanno infatti dato esito positivo ma, a detto del medico che ha analizzato gli esami di laboratorio, la concentrazione riscontrata nel sangue non sarebbe incompatibile con la guida.

Il procuratore Ezio Domenico Basso

“In realtà – ha ricordato il Procuratore – le recenti modifiche al Codice della Strada, entrate in vigore lo scorso 14 dicembre, vietano di mettersi al volante dopo aver assunto stupefacente, a prescindere da qualsiasi livello di concentrazione“. Un tema che verrà ripreso con la chiusura delle indagini e l’eventuale decisione del pm di richiedere il rinvio a giudizio del giovane. Sotto la soglia di rilevanza penale, invece, la concentrazione di alcool riscontrata sempre dagli esami condotti in Ospedale, subito dopo l’incidente.

A carico del 23enne pende anche la denuncia per sottrazione di minore, depositata sempre dalla madre di Jennifer tramite il legale Marcello Perillo.