Notte al gelo in cima al Due Mani, soccorsi al lavoro per recuperare 5 giovani

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Una foto dell'intervento sul due mani di lunedì scorso

Il gruppo era salito per trascorre una serata conviviale e dormire nel bivacco

Sorpresi dal freddo intenso di questi giorni, intorno alle 4 di mattina, hanno deciso di chiedere aiuto

BALLABIO – Intervento notturno del Soccorso Alpino e dei Vigili del Fuoco per prestare soccorso a cinque giovani, residenti a Milano e dintorni, in difficoltà in cima al Monte Due Mani. Da quanto appreso il gruppo sarebbe partito nel pomeriggio di ieri, domenica 3 aprile, per trascorrere una serata conviviale e pernottare nel bivacco in cima al Due Mani.

I gruppo, però, sarebbe stato sorpreso dalle condizioni quasi invernali di questi ultimi giorni contraddistinti da neve e freddo in quota. Dopo aver raggiunto la baita del Peppo, sul versante di Ballabio, hanno deciso di proseguire per arrivare in cima. Il gruppo, giunto in cresta a circa 150 metri dalla vetta, a una quota di 1.500 metri, è rimasto bloccato in una zona particolarmente impervia con salti e roccette. A complicare la situazione il ghiaccio, la neve e il fatto di non essere attrezzati in maniera adeguata per affrontare questo colpo di coda dell’inverno, soprattutto di notte.

(foto Soccorso Alpino)

I malcapitati, intorno alle 4 del mattino, hanno deciso di allertare i soccorsi, l’elicottero ha tentato di salire intorno alle ore 5.30 ma la nuvole basse non hanno consentito di effettuare l’intervento così, verso le 6, è partita una squadra del soccorso alpino con 4 tecnici della stazione di Lecco insieme a due Vigili del Fuoco.

La prima squadra li ha raggiunti poco dopo; i soccorritori li hanno messi in sicurezza e hanno fornito abbigliamento e attrezzatura adeguati per la situazione. Altre due squadre sono partite immediatamente, a supporto della prima squadra. Ai ragazzi sono state fornite anche coperte termiche e bevande calde. Sono illesi, sebbene infreddoliti e stanchi, e uno di loro ha un principio di ipotermia ma un medico del Soccorso Alpino è rimasto in contatto telefonico costante per monitorare le condizioni di salute. L’elisoccorso di Como di Areu ha effettuato un altro tentativo per raggiungerli ma le condizioni meteorologiche non lo consentivano, in quota ci sono nebbia, neve e pioggia. I soccorritori li stanno accompagnando a valle.

Il Soccorso Alpino ricorda che in montagna le condizioni ambientali richiedono la massima attenzione: prima di qualsiasi escursione è meglio chiedersi se si conosce abbastanza il posto, se si è in grado di compierla, se è il momento giusto e il tempo lo consente. Inoltre mai sottovalutare l’importanza dell’abbigliamento, delle calzature e di tutto l’equipaggiamento che può servire per affrontare le ore all’aperto, magari anche di notte, in seguito a qualche imprevisto. Pensarci prima significa salvarsi la vita.