Padre Norberto in Italia, trasferito all’istituto Rizzoli di Bologna

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Padre Norberto Pozzi
Padre Norberto in partenza verso Bologna in una foto pubblicata da suo confratello padre Aurelio Gazzera che in queste settimane ha dato aggiornamenti sulle condizioni del missionario lecchese

Il missionario lecchese, ferito da una mina, è in Italia

La sua gamba sarà curata dai medici dell’istituto ortopedico di Bologna

 

LECCO – Padre Norberto Pozzi ha fatto ritorno in Italia: il missionario lecchese, rimasto ferito da una mina lo scorso 10 febbraio in Centrafrica, è atterrato venerdì a Bologna con un volo partito dall’Uganda.

“È arrivato questa mattina a Bologna. Ora è all’ospedale Rizzoli di Bologna. Sta bene ed è in ottime mani” è il messaggio che ieri Padre Aurelio Gazzera, suo confratello dei sacerdoti carmelitani scalzi, ha postato su Facebook insieme ad alcune foto del religioso lecchese durante le fasi di sbarco dall’aereo.

Una buona notizia, dunque, dopo la grande preoccupazione per le sorti del missionario che, operato nei giorni scorsi in Africa, ha dovuto subire l’amputazione di un piede. A Bologna, Padre Norberto sarà assistito dai medici del Policlinico Rizzoli, specializzato in ortopedia, che si prenderanno cura della sua gamba.

Nel frattempo prosegue la raccolta fondi lanciata da famigliari e conoscenti del missionario per sostenere le cure di riabilitazione e di installazione di una protesi affinché padre Norberto possa tornare a camminare.

Per donare:
IBAN: IT 42 D 05034 31830 000000010043
Intestato a: Missioni Carmelitane Liguri Convento dei Carmelitani Scalzi
Causale: emergenza Padre Norberto Pozzi