Polfer: il bilancio di un anno di controlli nelle stazioni e sui treni

Tempo di lettura: 3 minuti
polfer

In Lombardia oltre un milione di passeggeri controllati dalla Polizia Ferroviaria nel 2021

Il bilancio della Polfer tra servizi di sicurezza, arresti, sequestri e contrasto ai sucidi con attività nelle scuole

MILANO – In tutto 1.006.169 le persone controllate nelle stazioni e sui treni in Lombardia, con un aumento del 92% rispetto al 2020. 275 arrestati e 2.316 indagati: è questo il primissimo bilancio di fine anno dei controlli della Polizia ferroviaria regionale, grazie anche al maggior impegno connesso all’attività “anti covid”.

Numerosi anche i sequestri: 33 armi, 4 da fuoco, 29 da taglio nonché circa g. 864,50 di cocaina, g. 6.574,50 di eroina e oltre 4.500 grammi di hashish. Durante l’anno, spiegano dalla Polfer in una nota, sono state impiegate 30.615 pattuglie in stazione e 11.347 a bordo treno. Sono stati presenziati complessivamente 25.296 convogli ferroviari.

Sono stati inoltre predisposti 2.100 servizi antiborseggio in abiti civili, sia negli scali che sui treni. Le attività di prevenzione sono state incentivate con un aumento delle giornate straordinarie di controllo del territorio per un totale di 34 operazioni: 12 “Stazioni Sicure”, finalizzate al contrasto delle attività illecite maggiormente ricorrenti in ambito ferroviario; 11“Rail Safe Day”, finalizzate a prevenire comportamenti impropri o anomali, spesso causa di investimenti, 11“Oro Rosso”, finalizzate al contrasto dei furti di rame e 3 “Action Week”, finalizzate al potenziamento dei controlli, nel trasporto ferroviario di merci pericolose.

In campo internazionale è proseguita l’attività di cooperazione con l’Associazione europea di polizie ferroviarie e dei trasporti RAILPOL, allo scopo di migliorare le tecniche specialistiche e di rafforzare la collaborazione tra i Paesi membri attraverso il reciproco scambio di informazioni, la definizione di comuni strategie operative e la programmazione di azioni di controllo congiunte.

La Polizia ferroviaria ha inoltre partecipato alle 4 “Rail Action day” organizzate per contrastare i fenomeni criminosi maggiormente diffusi in ambito ferroviario e prevenire possibili azioni terroristiche o eversive.

L’attività di contrasto ai furti di rame, che in ambito ferroviario spesso causano ritardi alla circolazione dei treni e consistenti disagi per i viaggiatori, si è tradotta in 307 controlli ai centri di raccolta e recupero metalli, in circa 198 servizi di pattugliamento delle linee ferroviarie ed in 61 servizi di controllo su strada a veicoli sospetti. Tale articolato dispositivo ha consentito la denuncia di 3 soggetti nonché la contestazione di 11 sanzioni amministrative per violazione delle norme ambientali.

Nell’ambito dei controlli ai trasporti di merci pericolose, sono state effettuate 24 verifiche su circa 221 carri ferroviari, italiani e stranieri. 19 le irregolarità riscontrate nel corso delle 3 action week dedicate, che si sono affiancate alle ordinarie attività di controllo, svolte dal personale della Specialità. Nel 2021 gli agenti della Polizia Ferroviaria hanno rintracciato circa 103 persone scomparse, di cui circa 94 minori.

Tante le storie a lieto fine e diversi i salvataggi, sia di viaggiatori che, non rispettando le regole di comportamento hanno messo a repentaglio la propria incolumità, nonché di persone colte da malore o aspiranti suicidi. Diversi gli episodi registrati anche quest’anno, di ragazzi sui binari per giochi e sfide che avrebbero potuto avere conseguenze tragiche. Spesso in questi casi i giovani protagonisti ignorano i pericoli presenti nelle stazioni o sui treni.

Per questo la Polizia ferroviaria è da tempo impegnata nelle scuole per promuovere, in particolare tra gli adolescenti, la cultura della sicurezza individuale in ambito ferroviario. Sono stati oltre 3.859 gli studenti raggiunti in 98 incontri organizzati nel corso dell’anno, purtroppo condizionato dal decorso della pandemia, nell’ambito del progetto di educazione alla legalità, “Train…to be cool”, realizzato in collaborazione con il MIUR e con il supporto scientifico della Facoltà di Medicina e Psicologia dell’Università di Roma La Sapienza. L’iniziativa, dalla sua nascita, nel 2014, ha consentito di raggiungere più di 28.000 studenti in oltre 500 incontri.