Rancio. Nuovo lutto tra i padri del Pime, è morto padre Angelo Consonni

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Padre Angelo Consonni
Padre Angelo Consonni

Originario di Lazzate, si è spento nella mattinata dell’11 maggio

Aveva 82 anni e per 50 anni, nonostante due ictus, ha operato in Brasile

LECCO – Nella mattinata di ieri, martedì 11 maggio, è morto nella Casa di Rancio del Pime padre Angelo Consonni. Soffriva da tempo di una patologia respiratoria, aggravatisi a causa del Covid che aveva contratto lo scorso gennaio. Nonostante fosse ormai libero dal virus, non era però mai riuscito a riprendersi dalle conseguenze che aveva lasciato sulla respirazione. Il padre del Pime aveva 82 anni.

Nato a Lazzate (oggi provincia di Monza e Brianza, diocesi di Milano) il 29 giugno 1938, dal 5° anno delle scuole elementari e fino al liceo, frequenta i seminari della diocesi di Milano; a 21 anni, durante il Corso Propedeutico nel Seminario di Saronno decide di dedicarsi all’apostolato missionario, chiedendo al Card. Giovanni Battista Montini, arcivescovo di Milano, di poter essere ammesso al Pime. Nell’ottobre del 1959 entra nell’anno di formazione a Villa Grugana, emette il giuramento il 29 marzo 1963 e l’anno seguente, il 14 marzo, viene ordinato presbitero dall’arcivescovo di Milano Giovanni Colombo, già suo rettore nel seminario diocesano. Dopo due anni in Italia, viene destinato alla missione dell’Amapá – Brasile, dove vi resterà quasi per 50 anni operando a Marituba, e in altre parrocchie della diocesi di Macapá (Porto Grande, Amapá,…); resta in Brasile anche quando due ictus, all’età di 51 anni, gli paralizzano la parte sinistra del corpo. Rientra in Italia nel 2012.

Nel 1989, il Superiore Regionale di allora descrive così al Superiore Generale lo stato di salute di padre Consonni: “Il giorno 10 febbraio, al pomeriggio, fu trovato a letto in uno stato di semi-incoscienza. Portato all’ospedale in ambulanza, fu ricoverato nel Centro di Terapia Intensiva e apparve subito la paralisi del corpo al lato sinistro che si estendeva anche alla bocca e all’occhio destro. L’esame tomografico dava come risultato una emorragia cerebrale di 3,5cm di profondità, localizzata in mezzo al cervello. A tutt’oggi sono passati undici giorni: il problema maggiore ora è un’infezione polmonare, per via anche del fumo, e male stanno anche il fegato e l’intestino, a causa dei tanti attacchi di malaria e amebiasi avuti in passato. Padre Angelo comunque capisce e risponde, riesce anche a parlare. Tutta la gente di Marituba e dell’Amapá è stata toccata sul vivo, come si trattasse della malattia di un amico, del papà o comunque di un familiare. Incredibile l’affluenza alle chiese per pregare per la sua guarigione. A Macapá si è dovuto dare due volte al giorno il bollettino dello stato di salute, attraverso la Radio Nazionale”. Per altri 23 anni padre Consonni testimonierà Gesù nella sua terra, soltanto con il semplice “essere – come amava ripetere -, perché grazie alla malattia, ho capito che vale più del fare”.

Il funerale verrà celebrato a Rancio di Lecco, giovedì 13 maggio, alle ore 9.30. Terminato il funerale, il corpo proseguirà per Lazzate dove alle ore 14 si terranno il rosario e la Messa per la celebrazione di suffragio nel suo paese natale. Riposerà al cimitero di Villa Grugana.