Rischio infiltrazioni mafiose: interdittiva contro l’EdilNord di Lecco

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Il Prefetto Michele Formiglio

Nuovo provvedimento antimafia della Prefettura di Lecco

Interdittiva sull’EdilNord che avrebbe chiesto un finanziamento con garanzia statale

LECCO – Una nuova interdittiva antimafia è stata emessa dalla Prefettura di Lecco: dopo la pizzeria Beatles di Galbiate (leggi qui), il prefetto Michele Formiglio ha spiccato lo stesso provvedimento nei confronti della società Edilnord Srl, impresa di scavi e movimento terra con sede a Lecco, già destinataria in passato (2014, 2016 e 2017) di interdizioni per il rischio di infiltrazione mafiosa.

L’atto interdittivo, si legge nella nota della Prefettura, avrebbe impedito l’accesso ad un finanziamento che l’Edilnord avrebbe richiesto per fruire delle garanzie statali, una delle misure messe in campo dal Governo con il decreto Liquidità per aiutare le imprese in difficoltà nel periodo Covid.

“Denaro pubblico – ha sottolineato il prefetto – che è e deve essere indirizzato a sostenere esclusivamente l’economia legale e non società infiltrate”.

La società edile fa capo alla famiglia Musolino, imparentati con la famiglia Trovato. Proprio per le precedenti intedittive subite dall’azienda, Vicenzo Musolino, cognato del boss Franco Coco Trovato ed arrestato negli anni Novanta ai tempi dell’inchiesta Wall Street, nel 2014 si era incatenato all’esterno del Tribunale di Lecco, minacciando di darsi fuoco, denunciando i pregiudizi subiti dai propri figli e riguardo all’attività di famiglia (leggi qui).

Liquidità alle aziende e criminalità organizzata

In questo particolare momento di crisi economica i controlli non mancano, è il messaggio della Prefettura. L’azione di monitoraggio finalizzata a far emergere eventuali indicatori di rischio nel caso della EdilNord sono stati approfonditi dall’Osservatorio sulla criminalità, costituito dal Prefetto Formiglio già lo scorso 1 aprile, con il fine, tra gli altri, di intercettare i flussi di denaro pubblico diretti a sostenere l’economia legale.

Dell’Osservatorio, coordinato dalla Prefettura, fanno parte la dott.ssa Di Paolo della Direzione Investigativa Antimafia di Milano, il Commissario Capo Danilo Di Laura Questura di Lecco, il Tenente Colonnello Claudio Arneodo dell’Arma dei Carabinieri ed il Colonnello Antonio Gorgoglione della Guardia di Finanza.

Il Prefetto ha ricordato che, proprio nell’ottica di contemperare la necessità di intervenire tempestivamente a favore delle imprese sostenendo la liquidità e quelle altrettanto primaria di prevenire infiltrazioni e condizionamenti mafiosi sulle aziende beneficiarie degli interventi, il Ministero dell’Interno e dell’Economia e Finanze e la Sace di Cassa Depositi e Prestiti, ente che rilascia le garanzie statali fornite alle banche per erogare i finanziamenti alle imprese, hanno siglato un protocollo che mette a punto un modello di collaborazione orientato ad assicurare l’immediata liberazione delle risorse fatte salve le verifiche antimafia sulle imprese beneficiarie, svolte dalle prefetture.