Statale 36, riaperta da ieri sera la corsia sud (a doppio senso)

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Anticipata a ieri sera, alle 21, l’apertura della corsia sud a doppio senso di marcia

Per la completa riapertura della Statale bisognerà aspettare un mese

 

AGGIORNAMENTO – La Prefettura ha comunicato che già dalle 21 di questa sera, lunedì, si provvederà all’apertura della corsia sud della SS36, che sarà transitabile sia per spostarsi in direzione di Lecco che in direzione Sondrio.  

Inizialmente era stata prospettata la riapertura entro le ore 13 di martedì.

L’incontro di lunedì mattina in Prefettura

Era stato l’esito del vertice avvenuto lunedì mattina in Prefettura a Lecco alla presenza dei tecnici Anas, i sindaci dei comuni rivieraschi, della Provincia e delle forze dell’ordine.

La carreggiata sud diventerà a doppio senso nel tratto tra Mandello e Perledo.

Una riga gialla a dividere le due corsie della carreggiata sud

Bisognerà aspettare invece almeno un mese per la riapertura completa dell’arteria che collega Lecco all’alto Lago e alla Valtellina. Effettuati i primi disgaggi e la messa in sicurezza della nicchia da dove, giovedì sera, si erano staccati i grossi massi piombati sulla strada sottostante, si procederà ora ad altri lavori di sostituzione e rinforzo delle barriere para massi.

SS36 da “proteggere”

Nel frattempo è già stata installata una barriera protettiva alta tre metri, nel tratto interessato dalla frana, per impedire che, in caso di altri distacchi, le rocce possano cadere sulla carreggiata sud.

Massi contenuti dalla barriere sulla SS36 a Lierna

Dopo la frana già avvenuta e gli interventi dei rocciatori, il pericolo che crolli ulteriore materiale in quel tratto è minore, però è l’intero versante a preoccupare essendo la sua conformazione analoga al punto dove si è verificato l’evento franoso del 25 aprile.

La barriera di 3 metri allestita a difesa della carreggiata sud

Per questo Anas punta ad un importante intervento di messa in sicurezza per riaprire anche la canna nord. Un mese da oggi è il termine prospettato, durante il quale l’ente stradale provvederà alla progettazione, alla gara d’appalto e alla realizzazione delle opere di protezione.

I sindaci presenti alla riunione in Prefettura

Il rischio “zero” non può esistere per un’arteria che si snoda ai piedi delle alture e tanto avrebbero fatto le barriere installate nel passato che hanno saputo contenere gli eventi franosi, evitando nella maggior parte dei casi che massi finissero sulla strada.

La viabilità e il ruolo prezioso dei volontari (‘fuori legge’)

Intanto la riapertura parziale della Statale dovrebbe mitigare gli enormi disagi che si sono vissuti negli ultimi giorni sulla Provinciale 72, alternativa alla SS36 per il traffico veicolare e su cui sono stati dirottati i mezzi pesanti in salita e discesa dalla Valtellina.

Il traffico lunedì a Mandello

I sindaci dei paesi rivieraschi hanno sottolineato l’importanza dei volontari, in coordinamento con le forze dell’ordine, che hanno presidiato giorno e notte i punti più critici della viabilità. Volontari di Protezione Civile che oggi sono allo stremo delle forze, comunque non sufficienti di numero e chiamati a svolgere un compito, il servizio di polizia stradale, che per legge non potrebbero compiere.

Il presidio dei volontari in località Tre Madonne a Bellano

E’ però grazie all’impiego dei volontari che i due semafori sulla SP72 in località Tre Madonne a Bellano e all’ingresso di Varenna, che regolano il traffico a senso alternato all’altezza dei new jersey paramassi (installati in seguito ai precedenti eventi franosi) che la viabilità non ha registrato grossi intoppi.

A creare maggiori problemi, è stato fatto presente, è invece il passaggio a livello all’altezza della stazione di Bellano che ha provocato intoppi alla circolazione e code.

Chiesta più attenzione anche per la SP72

I primi cittadini hanno chiesto, oltre ad una messa in sicurezza complessiva della SS36 tra Abbadia e Colico, anche una maggiore manutenzione della Provinciale 72, anch’essa più volte interessata da fenomeni idrogeologici.