Terrorismo, espulsa da Lecco la moglie del pugile dell’Isis

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La donna è ritenuta parte dell’associazione con finalità terroristiche

Il provvedimento di espulsione è stato firmato dal ministro degli Interni Matteo Salvini

LECCO – E’ ritenuta anche lei parte dell’associazione con finalità terroristiche e per questo motivo è stata espulsa e rimpatriata. Stiamo parlando di Salma Benncharki, moglie di Abderrahim Moutaharrik, il pugile dell’Isis condannato per terrorismo e attualmente in carcere. La donna – rivelano fonti del Viminale – è stata rimpatriata dagli uomini della polizia di Lecco che hanno eseguito l’ordine di allontanamento per motivi di sicurezza dello Stato, firmato dal ministro dell’Interno Matteo Salvini.

La  cittadina marocchina è ritenuta anche lei parte dell’associazione con finalità terroristiche, ed è stata condannata per questo. Al “pugile dell’Isis”, così chiamato perché talentuoso atleta di kickboxing, che nelle intercettazioni parlava anche di un possibile attentato in Vaticano, è stata anche notificata la revoca della cittadinanza italiana, come proposto dal Viminale qualche mese fa.

Il campione di kickboxing era stato arrestato nell’aprile 2016, poi condannato a sei anni di carcere con l’accusa di terrorismo internazionale. La moglie era stata condannata a cinque anni, ma a novembre 2017 i giudici della Corte d’Assise d’Appello di Milano hanno ridotto la pena a 3 anni e 4 mesi con la revoca della sospensione della responsabilità genitoriale stabilita in primo grado.