Un anno in Procura: quasi 9 mila procedimenti penali, in calo come i reati

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Dalla Procura di Lecco il report dell’ultimo anno giudiziario

Una fotografia dei reati nel lecchese, in diminuzione nell’anno del Covid

LECCO – Sono oltre 8,9 mila i procedimenti penali aperti dalla Procura di Lecco nell’ultimo anno giudiziario: è quanto emerge dal report diffuso dallo stesso ente a riassumere un anno che ha inevitabilmente risentito dell’emergenza Covid, con una diminuzione dei reati nel suo complesso, ma anche di un numero esiguo di magistrati che ha costretto la Procura ad operare a pieno organico solo per brevi periodi.

Dei procedimenti aperti, 4.545 sono a carico di noti (-3,15%), di cui 533 di competenza del Giudice di Pace (rispetto ai precedenti 732), altri 4.374 a carico di ignoti (- 10,64% rispetto ai 4.895 del periodo precedente) si contano inoltre 1.315 fascicoli per fatti non costituenti notizia di reato (- 4,50% rispetto ai 1.377).

Sono 46 le misure cautelari personali di custodia in carcere richieste per 66 persone (nel 2018-19 erano state 70 per 103 persone), 10 invece le misure di custodia ai domiciliari o in casa di cura per 11 persone (erano state 19 per 36 persone nel 2018-19).

Sono 2.132 gli avvisi di conclusione delle indagini notificati e 2.319 i decreti di citazione a giudizio.

La percentuale degli indagati stranieri sul totale dei procedimenti penali sopravvenuti (1.741, in aumento rispetto alla precedente rilevazione che era stato di 1.611) è salita al 32,55%, (era del 29,70% nella precedente rilevazione). In aumento (+ 25,87%), il numero dei reati commessi all’interno della famiglia.

Sono stati richiesti e ottenuti 10 decreti di sequestro per equivalente per un importo totale di circa 6,5 milioni di euro, in diminuzione rispetto all’anno precedente in cui erano stati 21 i decreti di sequestro per circa 15 milioni di euro.

Meno furti più rapine

Il numero dei furti commessi nel circondario riscontra una diminuzione sia nel dato generale (da 4.924 a 3.947, – 19,84%), sia nel dato riguardante i furti commessi in abitazioni private (da 1.509 a 1.287, – 14,71%).

Stesso trend si riscontra per i dati riscontrati dalla Procura sia per le iscrizioni a carico di persone note per il dato generale dei furti (da 313 a 252) e per i furti in abitazione (da 48 a 43), sia per quelle a carico di ignoti con il decremento da 2.697 a 2.444 (- 9,38%) per i furti in genere e da 1.322 a 1.139 per i furti in abitazione (- 13,84%).

I procedimenti per rapine hanno registrato invece un incremento (+ 16,90%), aumentate le iscrizioni a carico di persone note (da 40 del periodo 2018-19 alle attuali 50). “Tali reati – spiegano dalla Procura – hanno interessato abitazioni private, banche e sportelli postali. In poche occasioni sono state però usate armi da fuoco”.

Meno estorsioni e meno truffe complessive (ma più quelle via web)

Diminuite invece le estorsioni. Dato totale 55 iscrizioni (35 noti + 20 ignoti), l’anno scorso erano state 81 (47 + 34). “Numerosi – sottolineano – gli episodi di ricatto dopo l’invio di fotografie di carattere intimo a mezzo web”. Stabile il dato riguardante il reato di usura (da 6 a 7), mentre risulta in aumento quello riguardante il reato di riciclaggio (da 6 a 12 iscrizioni totali).

Le iscrizioni per truffe perpetrate sia a danno di imprese e che persone fisiche sono diminuite (- 9,93%). In esponenziale aumento il dato riguardante quelle perpetrate attraverso l’uso di internet (+ 91,86%).

Meno casi di stalking ma il dato resta alto

Le cifre riguardanti le iscrizioni per violenze sessuali, si mantengono sostanzialmente stabili, da 52 del precedente anno giudiziario (33 iscrizioni contro noti + 19 ignoti) a 55 di quest’anno (38 + 17).

In leggera diminuzione (- 12,09%, il dato accorpa noti/ignoti), le sopravvenienze per il reato di stalking, passate dalle 91 del periodo precedente a 80. “Il dato – sottolineano dalla Procura – rimane comunque allarmante, nonostante l’intervento da parte del Questore con numerosi decreti di ammonimento”.

In diminuzione i dati raccolti riguardo lo sfruttamento della prostituzione (da 11 a 4 iscrizioni) ed i casi di pedofilia e pedopornografia (da 5 a 3).

Droga: meno reati, più arresti. “Fenomeno difficile da contenere”

Il dato riguardante i procedimenti in materia di detenzione illecita e di spaccio di sostanze stupefacenti è in leggera diminuzione (- 9,24%). Le iscrizioni sono state 167, di cui 126 a carico di noti e 41 a carico di ignoti, rispetto alle 184 del periodo precedente (106 noti e 78 ignoti), con una diminuzione complessiva del 9,24% ma con più procedimenti a carico di noti (+ 18,87%) e questo, sottolineano dalla Procura, “costituisce certamente un aspetto positivo”.

“Risultano operanti nel territorio gruppi di soggetti nordafricani dediti alla vendita capillare di droga di qualsiasi genere ai tossicodipendenti che confluiscono anche da località fuori provincia, previ contatti telefonici, in zone prestabilite dove avviene in modo continuativo ed organizzato l’attività di spaccio – spiegano dalla Procura – Costante è il monitoraggio delle forze dell’ordine per contrastare il fenomeno, ma l’interscambiabilità dei soggetti, per lo più provenienti dall’area milanese, ed il continuo mutamento dei luoghi d’incontro rendono difficoltoso un incisivo intervento. In relazione a tali reati relativi al traffico ed allo smercio di sostanze stupefacenti sono state comunque richieste ed ottenute nel periodo numerose misure cautelari restrittive. Purtroppo il fenomeno appare di difficile contenimento”.

Un omicidio volontario, tre tentati omicidi

L’unico omicidio volontario riguarda il fatto accaduto in Valsassina ha destato particolare commozione oltre la risonanza mediatica, relativo alla morte dei gemellini Elena e Diego, uccisi dal padre Mario Bressi, tormentato dalla separazione con moglie.
Sono tre invece le iscrizioni a carico di persone note per tentato omicidio, di cui uno in danno ad una donna e due relative al precedente anno giudiziario.

Omicidi colposi, oltre un terzo per incidenti stradali

Sono stati registrati 29 procedimenti per omicidio colposo (17 a carico di noti + 12 ignoti), tra i quali 12 per incidenti stradali e 4 per infortuni sul lavoro . “Il dato generale – spiegano dalla Procura – si mantiene al di sotto di quello riscontrato nelle precedenti rilevazioni (43 per il 2016-17 e 2017-18, 42 per il 2018-19).

I procedimenti iscritti per lesioni colpose determinate da incidente stradale o infortunio sul lavoro sono stati complessivamente 188 (257 nel periodo precedente), di cui 71 (59 noti + 12 ignoti) da incidenti stradali, e 117 (25 noti + 92 ignoti), da infortuni sul lavoro. Nel periodo precedente furono, rispettivamente, 147 e 110.

Reati economici in calo

I reati in materia tributaria hanno subito la notevole contrazione del 36,94%, mentre si sono manifestate forme più articolate di frode fiscale, per il quale sono state richieste ed ottenute misure cautelari patrimoniali. Ugualmente diminuite le iscrizioni per i reati fallimentari e societari, passate da 49 a 38 (- 22,45%).

Sono state 43 le dichiarazioni di fallimento di imprese (60 nella precedente rilevazione), e 7 le richieste di procedure di concordato ammesse (erano state 9). Quattro sono le istanze di fallimento (9 nel 2018-19), e sono richiesti ed eseguiti 10 sequestri per un importo complessivo di circa 6,5 milioni di euro.

In diminuzione (da 56 a 41, – 26,79%) le iscrizioni per reati concernenti la materia edilizia e simile andamento per i reati in materia ambientale e di inquinamento (da 64 a 38, – 40,62%).

Reati contro la pubblica amministrazione

Per reati contro la pubblica amministrazione, nel corso del periodo 2019/2020, sono state iscritte 229 notizie di reato a carico di persone note e 19 a carico di ignoti (contro le 196 e 30 del periodo precedente). In particolare vi sono state 4 iscrizioni per corruzione e 1 per concussione. Nessuna iscrizione vi era stata nel precedente periodo. Sono state iscritte 10 notizie di reato per il delitto di peculato, 4 erano state nel periodo precedente.


La Procura di Lecco

L’organico dei magistrati della Procura di Lecco è composto da un Procuratore Capo e quattro Sostituti Procuratori.

Sono parte dell’organico il dott. Paolo Del Grosso, il dott. Andrea Figoni ed in applicazione il dott. Massimo De Filippo ed il dott. Piero Basilone che svolge le funzioni di Procuratore f.f.; la dott.ssa Giulia Angeleri è attualmente in aspettativa per maternità.

Il rapporto abitanti/Sostituti Procuratori è tra i più alti in assoluto: un sostituto procuratore ogni 84.345 abitanti, ad organico completo, con un rapporto iscrizioni/magistrati (quindi comprensivo anche del sottoscritto Procuratore), che, ad organico completo, dovrebbe essere pari a 2.046,8, ma che, vista l’attuale scopertura, si attesta, al momento a 2.558,5.

“Nonostante l’estrema esiguità del numero di magistrati – spiegano dalla Procura – questo Ufficio ha deciso di mantenere la suddivisione del lavoro dei magistrati per aree specialistiche in base alla tipologia della materia: tale soluzione organizzativa, in atto ormai dal 2015, ha comunque, dato ottimi esiti nel periodo, dal momento che ha permesso di ottenere una riduzione del 44,79% delle pendenze relative ai fascicoli contro indagati noti, nonché la riduzione delle pendenze del 33,24% e del 30,48% rispettivamente, per i procedimenti riguardanti la competenza del Giudice di Pace, degli Ignoti”.

In totale i P.M. (togati e onorari), nel periodo, risultano aver garantito la partecipazione a complessive 253 udienze davanti al Tribunale in composizione monocratica, 45 udienze collegiali, 1 udienza per l’applicazione di misure di prevenzione, 85 udienze camerali avanti il G.I.P./G.U.P., di cui 78 udienze preliminari e 55 udienze avanti il Giudice di Pace.