Vandali sulla ciclabile, rotte le luci “inaugurate” solo venerdì scorso

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Dopo mesi di attesa le luci erano state accese venerdì

Raid vandalico sulla ciclabile Lecco-Pradello, nel mirino le nuove luci

LECCO – Erano state accese per la prima volta nella serata di venerdì scorso, ma le luci sulla ciclabile tra Lecco e Pradello hanno avuto vita decisamente breve. Attese da molto tempo dalle numerose persone che frequentano la ciclabile anche di sera, purtroppo sono durate lo spazio di un paio di serate prima di finire del mirino dei vandali.

I soliti ignoti, infatti, hanno pensato bene di strappare le lampade collocate all’interno dei new jersey in cemento che dividono la pista ciclopedonale dalla strada. Un intervento necessario per rendere fruibile anche nelle ore serali e notturne in tutta sicurezza il percorso che collega la località Caviate con Pradello.

A segnale l’odioso gesto è stato Rocco Cardamone, ex sindaco di Abbadia ed ex consigliere provinciale, che da anni segue da vicino la tortuosa vicenda della ciclopedonale che dovrebbe congiungere Lecco con Abbadia.

Corrado Valsecchi: “Vandali stupidi illuminati da lampi di imbecillità”

“Vandali stupidi illuminati da lampi di imbecillità hanno manomesso e deturpato un tratto di impianto illuminotecnico appena realizzato sulla nuova ciclopedonale dall’impresa Livio Impianti per conto di Anas – ha commentato Corrado Valsecchi, assessore alle opere pubbliche di Lecco -. Ho avvertito i responsabili di Provincia, Anas e Impresa chiedendo un urgente intervento di messa in sicurezza e ripristino dell’impianto. Chiedo la collaborazione di tutti i fruitori della ciclopedonale Caviate Pradello per denunciare ogni situazione legata a inciviltà, maleducazione e vandalismi che si trovano a registrare su quel tratto di strada. Da parte nostra dopo l’epifania chiederemo a tutti gli attori istituzionali un incontro per definire interventi ulteriori di intensificazione dei controlli e vigilanza della ciclopedonale. Ovviamente saranno avviate tutte le verifiche che consentano di risalire ai responsabili di questi atti vandalici”.