Vittima di insulti razzisti, all’infermiere Moretti la solidarietà del prefetto

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Emanuele Moretti insieme al prefetto Castrese de Rosa

Infermiere lecchese di origine straniera vittima di razzismo

Il prefetto lo incontra: “Lui è un esempio di impegno civile”

LECCO – La sua storia era stata raccontata nei giorni scorsi anche in televisione (vedi articoli) per i ringraziamenti ricevuti dai familiari di Francesco Frigerio, pensionato lecchese morto di Covid in ospedale.

I parenti del 70enne lo avevano rintracciato attraverso i social per ringraziarlo del suo gesto di umanità verso il loro caro, al quale era stato vicino negli ultimi giorni di vita, leggendogli le lettere che i nipotini gli avevano inviato.

Ora, l’infermiere Emanuele Moretti è di nuovo protagonista ma di una vicenda di tutt’altro tenore: nei giorni scorsi sarebbe stato infatti vittima di alcuni insulti razzisti mentre si trovava ad un distributore di benzina nel bergamasco.

Lui, 33enne originario dello Sri Lanka che da bimbo è stato adottato da una famiglia italiana e residente a Bergamo, oltre ad essere infermiere all’ospedale di Lecco è anche Vigile del fuoco volontario.

“E’ un esempio di impegno civile, di dedizione al bene comune e di testimonianza dei valori repubblicani, che merita il plauso dell’intera comunità” ha commentato il prefetto Castrese De Rosa che ha ricevuto il giovane questa mattina in Prefettura.

Il prefetto ha voluto esprimere “solidarietà e gratitudine per il lavoro che sta svolgendo in fase di grande appesantimento per il mondo sanitario”.