Volpe catturata coi lacci, il Cras Stella del Nord denuncia il bracconaggio

Tempo di lettura: 3 minuti

L’onorevole Michela Vittoria Brambilla presidente della Lega Italiana Difesa Animali e Ambiente

“Una barbarie senza fine che è diventata un vero e proprio flagello”

LECCO – “Una barbarie senza fine che è diventata un vero e proprio flagello per i nostri boschi, che produce sofferenze senza fine a tantissimi animali innocenti! Non possiamo più accettarla e dobbiamo combatterla con ogni mezzo”. L’onorevole Michela Vittoria Brambilla, presidente della Lega Italiana Difesa Animali e Ambiente, denunci l’orribile pratica del bracconaggio commentando il provvidenziale salvataggio della volpe Fred, trovata in provincia di Lecco, da parte dei volontari del Cras Stella del Nord della Lega Italiana Difesa Animali e Ambiente. Persone che, ogni giorno, si dedicano anima e corpo alla protezione degli animali. La vicenda sarà narrata anche a “Dalla Parte degli Animali”, la trasmissione ideata e condotta dall’on. Michela Vittoria Brambilla, che è anche presidente di Leidaa, in onda domenica 31 ottobre, alle 10.55 su Rete4.

“Appena arrivata al Cras – racconta l’on. Brambilla – questa povera volpina era in condizioni drammatiche: i lacci avevano penetrato la sua carne, ostruendo la circolazione e mandando in necrosi la sua zampetta posteriore. Sono servite numerose cure da parte dei nostri veterinari e dei nostri volontari perché Fred, a poco a poco, si riprendesse. Il laccio è uno strumento proibito, totalmente illegale e barbaro. Questi criminali disseminano i nostri boschi di fili di acciaio, con l’obiettivo di catturare poveri animali, farli morire tra atroci sofferenze e poi recuperare i loro corpi, ‘scartando’ quelli degli animali catturati ‘per sbaglio’. Purtroppo è molto difficile coglierli in flagrante nella loro abominevole occupazione ed è proprio per questa ragione che il fenomeno non accenna a diminuire. Dobbiamo dire basta non solo al bracconaggio ma anche alle pratiche barbare legalizzate, come la caccia della volpe in tana, ignobilmente autorizzata da alcune regioni italiane. La testimonianza dei carabinieri forestali è raccolta anche all’interno della trasmissione. Al capitano Valentino Floreancig, comandante del NIPAAF e nucleo carabinieri CITES Ponte Chiasso, e al capitano Chiara Guariglia, comandante del NIPAAF nucleo investigativo di polizia ambientale agroalimentare e forestale di Lecco, ho denunciato il terribile caso della volpe Fred. Ringrazio entrambi che, con i loro uomini, si battono ogni giorno per salvare tanti animali”.

“Quella di Fred – prosegue l’ex ministro del Turismo – è una storia a lieto fine, visto che questa volpina è tornata nel bosco, nella speranza che possa vivere il resto della propria esistenza senza incrociare nel suo cammino un altro laccio o una doppietta. Storie come la sua servono a richiamare l’attenzione sull’importanza di garantire la vita di tutti gli animali selvatici cui, spesso, non dedichiamo sufficiente attenzione. Ciò che vogliamo far capire a tutti è che le volpi, così come tutti gli altri selvatici, sono animali non poi così diversi dal cane, dal gatto e tutti gli altri quattrozampe che vivono nelle nostre case: proprio come loro vanno tutelati e rispettati. Per questo dobbiamo dire basta al bracconaggio, che è una forma ignobile di maltrattamento!”.