Lecco, l’ultimo saluto a Ke Jie Liu: “Ora riposa in pace”

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Fuori dalla camera mortuaria dell’Ospedale Manzoni

 

LECCO – Mamma, Papà, i fratelli, i nonni. E poi ancora i partenti, gli amici di sempre, i compagni di scuola e le maestre. In tanti hanno voluto riunirsi martedì pomeriggio presso la camera mortuaria dell’Ospedale di Lecco, per dare l’ultimo simbolico saluto al giovanissimo Ke Jie Liu, il 15enne di origini cinesi morto lo scorso 11 luglio a Malgrate, dopo un tuffo nel lago (vedi articolo).

 

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Ke Jie a Malgrate viveva insieme a mamma, papà, entrambi sarti, e un fratellino più piccolo. La sorella maggiore lavora e vive a Milano ma alla notizia della tragedia ha fatto rientro in paese. E’ stata proprio lei, con la voce rotta dal pianto dopo aver visto per l’ultima volta il corpo del proprio caro, a ringraziare tutti i presenti per il supporto dato alla famiglia Liu in questi drammatici giorni: “Ho appena visto Ke Jie, vorrei che tutti voi però lo ricordaste com’era, un ragazzo solare, felice e spensierato”.

 

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Erano da poco passate le 15.30 di lunedì 11 luglio quando il giovane Ke Jie Liu si è tuffato nel lago da via Giuseppe Parini, a Malgrate, senza più riemergere: dopo oltre tre ore di ricerche da parte dei sommozzatori il suo corpo senza vita è stato recuperato. 15 anni, abitava a Malgrate in via Mons. Polvara e sempre a Malgrate Ke Jie aveva appena finito gli esami di terza media. Tanti i compagni di scuola presenti alla piccola cerimonia voluta dalla famiglia del giovane.

 

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Il corpo del ragazzo, come annunciato, sarà cremato: le ceneri saranno trasportate in Cina, paese d’origine della famiglia Liu.

Alla cerimonia era presente anche il parroco di Malgrate, Don Andrea Lotterio, che ha voluto leggere una preghiera: “Che ognuno ricordi il giovane Ke Jie con la preghiera che ritiene, ora è in pace” ha detto Don Andrea.

 

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“Ringraziamo ancora tutti per la presenza – ha concluso la sorella maggiore del giovane – ora Ke Jie può riposare in pace, è l’unica cosa che vogliamo”. L’auspicio ora per l’addolorata famiglia Liu è che la zona dove si è verificato l’incidente venga chiusa: “La mia famiglia lo ha già chiesto al Comune – ha detto la ragazza – quel posto deve chiudere, anche per la pace di mio fratello”.

 

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