Lecco: meno casi di AIDS, spuntano TBC, malaria e scabbia

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    mascherina medicoLECCO – Pubblicato dall’Azienda Sanitaria di Lecco il report annuale sulle malattie infettive e i casi che si sono verificati nel lecchese.

    Per quanto riguarda le malattie tipiche dell’età pediatrica nel 2013 si è avuto un forte incremento di casi di morbillo, 21 in soggetti di età media 22 anni, dei quali nessuno era stato vaccinato, il valore più alto degli ultimi dieci anni. Sei i casi di parotite epidemica in pazienti di età dai 2 ai 10 anni, altrettanti di pertosse in un range di età compresa fra 2 e 41 anni e di cui tre casi in un singolo focolaio intrafamiliare.

    Ben altri numeri quelli riguardanti la varicella e la scarlattina: 1552 casi di malattia per la prima, dei quali solo 23 in adulti, risultato in linea con quanto atteso in assenza di programmi estesi di vaccinazione all’anno di vita; 453 casi per la seconda patologia, con un’età dei pazienti che svaria dai 6 mesi ai 12 anni.

    Prendendo in esame le malattie dell’apparato gastrointestinale si contano 184 casi di diarrea infettiva; si tratta di episodi singoli che hanno colpito per il 41,8% la fascia pediatrica tra gli 0 e i 4 anni, per il 7,1% quella tra i 5 e i 9 anni, mentre giungendo verso l’età adulta il 14,1% tra i 10 e i 64 anni d’età e il 37% oltre i 65 anni.

    Undici i casi di epatite virale A (il valore più alto dal 2009), dei quali 2 d’importazione da Marocco ed Egitto e per un caso, che ha colpito un bimbo di 9 anni, si è attivata la procedura di profilassi vaccinale per altre 93 persone. Segnalati 63 casi di salmonellosi non tifoidea per il 58% in soggetti di età compresa fra 0 e 9 anni. Nessun focolaio epidemico in ambito familiare o di collettività.

    Il 2012 e il 2013 sono stati anni contrassegnati da un aumento di casi di malaria e della scabbia: 23 per entrambe queste patologie. La malaria è stata riscontrata in soggetti di età compresa tra 3 e 64 anni (media 30 anni). Dei 23 pazienti, 1 italiano ha contratto la malattia durante un viaggio in Congo, mentre gli altri 22, tutti di nazionalità africana, hanno contratto la malattia in occasione di rientro in patria per brevi periodi.

    Stranieri anche metà dei pazienti colpiti da scabbia e sui 23 casi totali 7 sono stati riscontrati in età pediatrica e 11 si sono verificati in focolai epidemici, in ambito familiare.

    In calo invece i casi di AIDS: se tra il 2002 e il 2008 si sono vissuti anni altalenanti riguardo alla diffusione della malattia (con il picco di 20 casi proprio nel 2002), dal 2009 in poi si è assistito ad una decrescita fino ad arrivare ai 4 casi segnalati nel 2013 in maschi di età compresa tra 35 e 54 anni, tutti di nazionalità italiana.

    Come sottolineato dall’ASL, la modalità di contagio è risultata legata a rapporti eterosessuali non protetti in 2 casi, in 1 caso a rapporti omosessuali non protetti e in 1 caso ad uso di droghe per via endovenosa. Solo quest’ultimo paziente era a conoscenza del proprio stato di sieropositività da 5 anni. Guardando alle altre malattie sessualmente trasmissibili o a trasmissione ematica si contano 2 casi di sifilide e altrettanti di epatite B e C.

    Sette i casi di meningite, uno dei quali con un bimbo di 2 mesi ricoverato e guarito, 15 i pazienti affetti da sepsi, 22 i casi di polmonite, 13 di legionella in soggetti adulti di età compresa tra 48 e 87 anni, 25 di tubercolosi. Riguardo a quest’ultima sono 10 le persone di nazionalità italiana rimaste colpite e 15 gli stranieri. Gli italiani, 5 maschi e 5 femmine, sono tutti in età adulta, la maggior parte anziani, ad eccezione di un bimbo di 9 anni.

    “Si è osservata una sola forma polmonare, le altre sono forme extrapolmonari – spiegano dall’ASL – tra le quali due casi di meningite in persone di età avanzata, decedute”.

    Tra gli stranieri, 1 è una donna di 13 anni, 12 sono maschi di età inferiore a 35 anni, 2 di età superiore ai 40 anni. La provenienza è dall’Africa sub-sahariana in 7 casi (4 dal Senegal), dall’Africa del Nord (Marocco) in 3, dall’Europa dell’est (Romania) in 2, dall’Asia (Bangladesh)1 caso, dal Sud-America (Brasile) un caso.