Lecco: task force per aggredire i patrimoni dell’ndrangheta

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Il questore Alberto Francini
Il questore Alberto Francini

LECCO – Le recenti inchieste antimafia, Metastasi prima e la scoperta della “locale” di Calolzio dopo, hanno riacceso i riflettori sulla presenza dell’ndrangheta nel lecchese, per questo il tavolo provinciale della sicurezza ha deciso di istituire una task force per contrastare l’organizzazione criminale.

Un gruppo investigativo attivo dallo scorso ottobre e composto da due uomini della Questura ed altrettanti da messi a disposizione dall’Arma dei Carabinieri e dalla Guardia di Finanza.

“Si tratta di un gruppo di intelligence che lavora per ottenere misure per intaccare il patrimonio nella disponibilità delle organizzazioni mafioso – spiega il questore Alberto Francini – attualmente si è in un fase investigativa che dovrà poi confrontare i risultati ottenuti con la magistratura”.

Francini ha fatto sapere che la Questura ha messo a disposizione della task force l’ispettore Vincenzo Pasquale insieme ad un suo collaboratore.

Inoltre, la strage di Parigi ha inevitabilmente incrementato l’attenzione della Polizia di Stato anche sul fenomeno del terrorismo internazionale di matrice islamica: il personale della Digos si è arricchito con l’arrivo in un nuovo agente e l’attività anti-terrorismo si concentra sui migranti di origine extracomunitaria.