L’ultimo dono di Alex: “In cinque vivono grazie a mio figlio”

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Alex Crippa

 

LECCO – “25 luglio, non è Natale, ma ho ricevuto comunque un dono. Il dono più bello mai ricevuto in via mia. Oggi ho acceso il Pc e sono entrata nella mia posta elettronica, mi avevano detto che ci sarebbero voluti due mesi almeno per sapere l’esito dei trapianti. Invece guardo ed eccola lì la mail: l’ospedale di Lecco mi ha fatto sapere che il dono da noi fatto è andato a buon fine. Cinque persone, cinque uomini, continueranno a vivere grazie a te”.

Sono parole cariche di emozione quelle che Sarajeva Villa ha affidato ai social network nei giorni scorsi, dedicandole al giovane figlio Alex, scomparso a soli 21 anni dopo un tragico incidente avvenuto nella notte tra il 22 e il 23 giugno lungo la vecchia Lecco-Ballabio. Un lutto che ha stravolto la vita di Sarajeva, di suo marito e della famiglia di Alex, oltre che quella dei tantissimi amici e conoscenti del giovane. Nel momento di dolore più profondo i genitori del ragazzo hanno però avuto la forza di fare un ultimo e ancora più grande gesto d’amore: acconsentire all’espianto e alla donazione degli organi.

“Quando mi hanno telefonato e mi hanno detto che Alex era in Neurorianimazione avevo già capito tutto. Sono arrivata in ospedale e dopo aver parlato coi medici ho chiesto subito che gli organi venissero prelevati e donati a chi ne aveva bisogno. Lui stesso avrebbe voluto questo, ne sono certa” ha raccontato mamma Sarajeva.

Prima il cuore, poi fegato, polmoni, rene, pancreas e cornee sono così stati prelevati e inviati al Centro Trapianti, per essere poi trapiantati nei pazienti in lista d’attesa. Cinque le persone che hanno beneficiato del generoso gesto dei genitori di Alex, altre due invece hanno ricevuto le cornee.

Appresa la notizia, la mamma del giovane non ha trattenuto l’emozione: “Sapere che è andato tutto bene è la cosa più bella che poteva accadere – ha commentato – ora non possiamo che augurarci che la vita di queste persone continui nel migliore dei modi, lo spero con tutto il cuore”.

Tu – si legge nel post pubblicato dalla donna – vivrai altre 5 vite. Finalmente potrai guidare la macchina (mannaggia questa patente non sei riuscito a farla) viaggerai. Magari questi uomini sono già padri o nonni. Sono tutti molto più grandi di te, hanno 54, 53, 49, 45 e 39 anni. Che regalo tesoro ci hai fatto, hai fatto a loro. Gli hai ridato la vita”.

“Mi poi sono detta, strano, nessuno ha 33 anni (33 era il numero della maglia di Alex, calciatore nella Lecco Alta a Laorca, ndr). Allora ho riguardato la lettera. Ho riguardato la prima riga, relativa al cuore, numero paziente, anni 54. 54 meno 21 fa 33: pazzesco. Il 33 sempre presente. Papà è tornato e mi ha detto: ‘Il cuore è invecchiato di 33 anni’. Io penso che chi ha ricevuto il tuo cuore è ringiovanito di 33 anni. Tutto ha un senso. ‘Con il mio 33 un giorno salverò il mondo’. Lo dicevi spesso. Ma non ti sei fermato alle parole, lo hai fatto veramente. Ti stimo, ammiro ed amo ogni giorno di più, Alex 33”.