L’ultimo saluto a Chiara: “Sei un esempio per tutti, ora illuminaci dal cielo”

Tempo di lettura: 2 minuti

 

LECCO – “Chiara, ci mancherà il tuo sorriso. E’ capitato di parlare della tua malattia, qualche mese fa ti avevo detto: ‘Non so come fai’. Tu ci hai indicato la strada, con il tuo esempio. Ora voglio pensare che, in una mattina come questa, con il cielo sereno, ci sarà ancora qualche stella. E tu Chiara sarai la stella che illumina il nostro cammino”.

Le parole di Ivan Rech, cognato di Chiara Perego, hanno risuonato nei pensieri dei tanti che, sabato mattina, hanno voluto dare personalmente un ultimo saluto all’insegnante 43enne, scomparsa giovedì mattina, strappata all’affetto dei propri cari da un male contro cui combatteva da tempo. Il marito Cristian e il figlioletto Mattia, di soli due anni, erano entrambi seduti oggi accanto a lei,  per accompagnarla nel suo ultimo viaggio.

Perché è accaduto ad una persona come Chiara, una donna con la passione della vita? Perché Signore? Le nostre parole sono vuote. Cerchiamo una luce nella parola di Dio” è intervenuto durante l’omelia il prevosto di Lecco, mons. Franco Cecchin, celebrando il rito in Basilica accompagnato da don Carlo Gerosa, parroco di Acquate

Chiara Perego

“Ho conosciuto Chiara attraverso le parole della mamma e del marito Cristian – ha proseguito mons. Cecchin – Era una persona con il cuore grande, una maestra che insegnava ai bimbi portatori di disabilità. Noi dobbiamo dirle grazie. Chiara tu ci dici di reagire al pessimismo che circonda il nostro mondo, di aprirci e darci agli altri, come hai fatto tu nella tua vita. Oggi non possiamo uscire da questa Basilica nello stesso modo in cui siamo entrati, perché Chiara ha creato qualcosa in ognuno di noi”.

Un insegnamento che è nel cuore di chi ha conosciuto la giovane mamma e si è stretto ai familiari in questo momento di dolore.

“Siamo tutte qui per salutarti – è intervenuta una maestra – anche disobbedendoti. Fino ad oggi, pur restando nei nostri pensieri, abbiamo rispettato la tua volontà di vivere nel silenzio e nell’intimità la malattia. Ora però vogliamo dirti che ci mancherà vederti camminare nei corridoi della scuola, il tuo lavoro con i ragazzi, ci mancheranno i tuoi bellissimi occhi azzurri. Ti ringraziamo per aver condiviso con noi momenti belli e quelli difficili. Siamo certe che in cielo hai incontrato Santa Chiara, donna forte e coraggiosa come lo eri tu. Ora veglia sui tuoi familiari e sul piccolo Mattia”.