Maltempo. “In 50 anni che vivo a Casargo non ho mai visto una cosa simile”

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Le testimonianze di residenti e villeggianti

Tutti plaudono l’efficienza dei soccorsi e la pronta risposta del Comune di fronte al nubifragio

CASARGO – Partiamo dal fondo e da quella che è la nota positiva di quanto accaduto l’altra notte a Casargo: tutti plaudono all’efficienza dei soccorsi e alla pronta risposta del Comune.

“Non possiamo che ringraziare il Comune e coloro che si sono dati da fare in maniera tempestiva per prestare soccorso”, dichiarano residenti e turisti.

Ma se si alza lo sguardo, la piccola Casargo, già messa in ginocchio cinque giorni fa, mostra i profondi segni di un secondo disastro ancor più pesante di quello precedente.

“In 50 anni che vivo qui non ho mai visto una cosa simile – racconta una signora mentre trattiene a stento le lacrime – Ieri sera ero in casa con mio figlio e i nipotini. Abbiamo visto un vero e proprio fiume passare accanto alla nostra abitazione che portava con sé fango, pezzi di legno, sassi; scaricava di tutto. Poi mi figlio è uscito e mi ha detto: ‘Mamma, vieni a vedere’. E più sotto ci siamo accorti del disastro. E’ successo tutto all’improvviso. E’ arrivato un forte temporale con lampi, tuoni e una pioggia battente, poi il disastro. Quando sono arrivati i soccorritori, ci hanno portato a piedi fino al supermercato e dopo alla scuola alberghiera di Casargo. Dovevamo partire stanotte per il mare, adesso dovevamo essere all’Isola d’Elba…”.

“E’ spaventoso quello che abbiamo vissuto – fa sapere un altro residente – Sono stati momenti di paura. E’ incredibile come possano succedere disastri simili in modo così improvviso e repentino”.

Tra gli sfollati anche molti villeggianti, che questa mattina hanno avuto la possibilità di poter lasciare Casargo qualora fossero intenzionati a farlo.

“Posso dire che Comune e soccorsi hanno fatto tutto quello che era nelle loro possibilità. Tutt’ora stanno lavorando per metterci a nostro agio. Ieri sera eravamo in casa, subito dopo il disastro sono venuti a prelevarci portandoci al Cfpa e ci hanno assegnato le camere. Questa sera, è quasi certo, passeremo un’altra notte qui, poi dovremmo riuscire a tornare nelle case”.

“Sono stati momenti un po’ tragici – racconta un altro villeggiante – Un disastro impressionante. Nelle prossime ore decidiamo, ma abitando a Lecco è probabile che torneremo a casa”.