Mandello: addio a Francesco Menozzi, morto a 71 anni

Tempo di lettura: 3 minuti
Francesco Menozzi, morto a Mandello all'età di 71 anni.
Francesco Menozzi, morto a Mandello all’età di 71 anni.

MANDELLO – Era malato da tempo, anche se la voglia di combattere, aiutato in questo dalla costante e premurosa presenza al suo fianco della moglie Carla, non l’aveva mai abbandonato.

Francesco Menozzi, morto a Mandello all’età di 71 anni, era un professionista stimato e quanti l’hanno conosciuto ricordano di lui anche l’impegno civile prestato in particolare negli anni Ottanta e Novanta.

Militante e attivista nelle file della Democrazia Cristiana, non fece mai mancare il proprio apporto (e i suoi ponderati giudizi) nelle sfide politiche, molte delle quali in quegli anni anche particolarmente accese, portate avanti dallo scudocrociato mandellese.

La professione di geometra l’aveva portato ad avvicinarsi – subito dopo aver frequentato le scuole dell’obbligo – a Giovanni Mutti, professionista stimato, scomparso nell’estate di due anni fa. Fu proprio lui a indurre Menozzi a iscriversi alle “serali” e negli anni successivi tra loro iniziò quella che sarebbe stata una lunga collaborazione, che li avrebbe portati a “firmare” una serie di opere pubbliche e private a Mandello ma non solo.

Sempre con il geometra Mutti, Menozzi disegnò tracciati per varie strade e autostrade d’Italia e operò anche all’estero, in particolare in Libia e in Arabia Saudita, affiancato in qualche caso dal geometra Paolo Alippi, a sua volta alle dipendenze di Mutti.

Da sinistra i geometri Paolo Alippi, Francesco Menozzi e Giovanni Mutti in una foto degli anni Settanta.
Da sinistra i geometri Paolo Alippi, Francesco Menozzi e Giovanni Mutti in una foto degli anni Settanta.

Francesco Menozzi aprì successivamente un suo studio tecnico e anche esercitando per conto proprio la libera professione non mancò di farsi apprezzare e di mettere la sua competenza al servizio delle materie tecniche, giuridiche e fiscali che si trovò ad affrontare.

Amava stare in compagnia, Francesco Menozzi, e dispensare battute salaci e taglienti e tuttavia mai volgari.

Aveva poi una grande passione, quella per l’Inter, che lui aveva visto svariate volte giocare (e vincere) in particolare negli anni Sessanta, gli anni d’oro della squadra allora allenata da Helenio Herrera, il “mago” mai dimenticato dal popolo nerazzurro.

E gli piaceva viaggiare, con la moglie Carla al suo fianco, per conoscere culture e luoghi diversi.

Ha attraversato anche momenti difficili, il geometra Menozzi, che ha dovuto superare anni fa il dramma della prematura scomparsa dell’adorata figlia Marina e che in passato aveva già dovuto fare i conti con seri problemi di salute.

Alla fine, però, la sua voglia di vivere aveva sempre avuto il sopravvento. Fino a qualche giorno fa, quando la malattia se l’è portato via, strappandolo all’affetto della sua Carla, dei familiari e dei tanti amici che gli volevano bene. E che non lo dimenticheranno.